Comporre visualmente il flusso di lavoro
Le organizzazioni stanno usando sempre di più il web per fornire servizi al mondo del lavoro e ai clienti singoli. I servizi di base (BS) offerti da queste strutture devono quindi essere più accessibili, scalabili e adattabili. Per fornire servizi a valore aggiunto interorganizzazionali, è indispensabile un «Internet Middleware» in grado di generare un criterio mutuo per i servizi di composizione tra organizzazioni. Per tale motivo è stato messo a punto un ambiente di composizione di servizio visuale JOpera, da usare come strumento avanzato di definizione del flusso di lavoro con capacità di monitoraggio e debugging. Con questo strumento è possibile modellizzare un processo di flusso di lavoro con varie sintassi, e gli sviluppatori possono impiegare una rappresentazione visuale per scoprire le interazioni tra i servizi da comporre. Lo strumento può essere impiegato per gestire l'intero ciclo di un processo a cominciare dalla libreria di servizi, dove i servizi web possono essere importati come componenti riutilizzabili. Lo sviluppatore può navigare nella libreria, scegliere un gruppo di servizi di base, e trasferirli in un processo. Lo sviluppatore può poi cominciare a definire le interazioni disegnando un grafico del flusso di dati. Per avere una visione d'assieme dell'ordine in cui i compiti sono stati eseguiti, l'utilizzatore può visualizzare ed editare il grafico di controllo dati. Il grafico di flusso dei dati e quello di controllo sono sincronizzati, fornendo così innovative possibilità di controllo del modello utili per validare la composizione. Mentre il programma gira, la rappresentazione visuale è marcata con informazioni codificate con colori, che indicano lo stato attuale dell'esecuzione del compito. Gli sviluppatori possono quindi cliccare sui parametri per esaminarne il valore al momento. Lo strumento può inoltre amministrare il gruppo di processi distribuiti e modificarne le prestazioni globali, ed è inoltre in grado di evidenziare gli eventuali malfunzionamenti, consentendo così di lanciare il debugging e individuare in modo interattivo le cause dell'errore.
