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Contenuto archiviato il 2024-05-18

The prevention of osteoporosis by nutritional phytoestrogens

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Prova immunologica veloce per gli isoflavoni

La ricerca sugli effetti delle terapie a livello biomolecolare necessita di tecniche di prova biologica efficaci per valutare l'efficacia di questi metodi. Gli scienziati del consorzio del progetto PHYTOS hanno elaborato una rapida procedura di analisi quantitativa con un alto livello di sensibilità.

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La menopausa con le sue conseguenze, ivi compresa la possibile perdita di densità ossea, è una fonte di ansia per molte donne. Come rimedio, c'è la possibilità offerta dalla terapia ormonale sostitutiva, ma alcune donne preferiscono una soluzione più naturale e inseriscono nella loro dieta i fitoestrogeni che si trovano in natura. I fitoestrogeni si trovano in grandi quantità nei prodotti a base di soia, ma anche in molti altri alimenti come ad esempio nelle banane. Finora, però, la loro efficacia non è stata confermata. PHYTOS è un progetto finanziato dall'UE, che punta a dimostrare che gli isoflavoni - un tipo di fitoestrogeni - potrebbero prevenire l'osteoporosi nelle donne in postmenopausa. È stata realizzata una prova controllata multi centro molto estesa che ha coinvolto tre paesi europei. Nel corso della ricerca, gli scienziati dell'Università di Helsinki si sono concentrati sugli aspetti biochimici della messa a punto di un'analisi sensibile affidabile per l'isoflavone equolo. L'equolo potrebbe avere importanti effetti fisiologici sugli effetti collaterali causati dalla menopausa. Negli studi sperimentali di questo tipo c'è una gran quantità di dati distribuiti sui centri in una vasta area geografica. Per questo motivo, è importante che le procedure di analisi utilizzate vengano eseguite in modo rapido e preciso con le attrezzature di laboratorio abituali. Prima di questa ricerca, la procedura usata per garantire la sensibilità necessaria era la cromatografia in fase gassosa-spettometria di massa (GC-MS), che però è costosa e scomoda. Il gruppo di ricerca di Helsinki ha lavorato all'elaborazione di un saggio immunofluorimetrico (TR-FIA) con risoluzione temporale. Le prove immunologiche offrono il vantaggio di essere un metodo con una gran quantità di materia prima che utilizza le attrezzature di laboratorio abituali. Il metodo prevedeva di abbinare gli isoflavoni all'albumina serica bovina e poi di usare questo come un antigene per immunizzare i conigli. Si è usato il tracciante radioattivo europio chelato e poi la prova immunologica è stata fatta utilizzando il plasma o l'urina. Il metodo con il plasma ha dato risultati altamente specifici. Quando è stata testata l'urina, si è verificata una stima in eccesso ma si è potuto usare una formula per la correzione. L'utilizzo commerciale di questi risultati potrebbe avere un grande potenziale. Nell'ambito di questo studio, permette di semplificare gli studi sugli effetti dei composti di fitoestrogeni negli esseri umani. Questi metodi possono anche essere impiegati in una vasta gamma di studi che richiedono l'utilizzo di prove biomediche.

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