Sfruttamento di una potenza di elaborazione non utilizzata
Attualmente i vantaggi del grid computing sono stati confinati in particolare agli istituti accademici. Il progetto Nextgrid ha cercato di definire l'architettura e il middleware (connessione di componenti software o applicazioni) per il grid computing di nuova generazione che sarebbe a disposizione di tutti. Lo scopo di Nextgrid era rendere il grid computing accessibile come lo è internet oggi ed espanderlo nel settore commerciale, pubblico e nelle applicazioni scientifiche. Hanno progettato e studiato soluzioni innovative alle sfide, compresi tra l'altro modelli di business, accordi sul livello dei servizi, l'esecuzione del workflow adattivo, l'apparecchiatura antintrusione e il resource brokering. Per riuscire nell'intento Nextgrid sapeva di dover rendere il grid computing economicamente valido e sicuro. Era quindi necessario semplificare lo sviluppo e la manutenzione e offrire sicurezza e privacy per fare in modo che aziende, consumatori e pubblico si sentano sicuri quando lo usano. Il consorzio era composto da fornitori di hardware e software, di servizi e infrastrutture e da organizzazioni di ricerca e università, tutti potenziali utenti finali. Il progetto ha testato i grid nei settori finanziario, multimediale e della gestione della catena di distribuzione per garantirne la fattibilità. Nextgrid puntava a dimostrare che il grid computing può essere utilizzato in tutti i settori come applicazione utile, trasformandolo da una tecnologia chiave per gli scienziati a uno strumento fondamentale per supportare l'interazione e la collaborazione tra imprese. Il progetto, costato circa 16 milioni di euro, è iniziato nel 2004 ed è terminato nel 2007. Secondo i coordinatori del progetto dell'Università di Edimburgo in Scozia le specifiche sviluppate da Nextgrid, un pioniere nel settore, influenzeranno notevolmente l'evoluzione degli standard futuri.