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Breaking Educational Barriers with Contextualised, Pervasive and Gameful Learning (BEACONING)

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Gli sviluppatori di giochi di dieci paesi rendono l’apprendimento divertente

In un mondo di dispositivi intelligenti e di capacità di attenzione ridotte, gli insegnanti devono lottare per farsi ascoltare. Il progetto dell’UE BEACONING viene loro in aiuto con una piattaforma di gioco che fonde l’aula con gli spazi digitali.

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Sviluppatori provenienti da diverse PMI hanno collaborato con scuole e università di dieci paesi per creare un’innovativa piattaforma di gioco volta a rendere divertente l’apprendimento delle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Il progetto dell’UE BEACONING ha riscosso un successo tale che la piattaforma è stata lanciata per alunni di più fasce d’età di quelle inizialmente previste ed è stata testata anche con le materie umanistiche. «La piattaforma di BEACONING consente agli insegnanti di pensare e immaginare al di là delle tradizionali pratiche didattiche», afferma il prof. Sylvester Arnab, coordinatore del progetto e docente di scienza dei giochi presso il Disruptive Media Learning Lab (DMLL) dell’Università di Coventry, nel Regno Unito. «La flessibilità del modo in cui le lezioni ludiche vengono concepite e create permette agli insegnanti di crearle e personalizzarle in base alle esigenze dei discenti, compresi quelli con disabilità». La piattaforma di BEACONING consente agli insegnanti di selezionare una narrazione e di scegliere da una serie di mini giochi, o persino di scrivere la propria storia. In questo esempio, ai bambini viene detto che un malvagio magnate ha nascosto una riserva di giocattoli tossici e che il loro compito è quello di rintracciarli. Questo gioco prevede una sfida rappresentata da una caccia al tesoro intorno alla scuola, in cui i bambini devono rispondere sul proprio telefono a domande sull’inquinamento e sulla tavola periodica, oltre a svolgere un esperimento scientifico in laboratorio. Puntare sul livello locale Gli insegnanti possono utilizzare punti di interesse locali nella propria zona per fornire agli alunni esempi di potenziali modelli di comportamento, come l’ingegnera rumena Elisa Leonida Zamfirescu. «Se si imposta la comunità di insegnanti come pubblica, questi possono accedere alle rispettive pianificazioni delle lezioni ludiche e hanno la possibilità di clonarle o riutilizzarle», dichiara il prof. Arnab. La prova pilota ha coinvolto 5 476 studenti e 776 insegnanti provenienti da sette paesi dell’Unione europea (Bulgaria, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Romania e Regno Unito) e da tre extra-europei, ovvero Turchia, Israele e Sudafrica. Gli sviluppatori hanno basato il proprio approccio sull’agenda 2017 dell’UNESCO «Opening Up Education» e sulla guida «Unpacking Sustainable Development Goal 4: Education 2030». Si sono inizialmente concentrati sulle discipline STEM in quanto i «risultati PISA 2012: L’ABC della parità di genere nell’istruzione: attitudine, comportamento, fiducia» hanno mostrato che né i ragazzi né le ragazze avevano fiducia in se stessi in scienze e in matematica. Sfruttando la ricerca sull’apprendimento basato sui giochi dei partner universitari, il consorzio ha ipotizzato che un apprendimento più giocoso avrebbe migliorato la situazione. Sia gli insegnanti sia gli alunni hanno fornito un riscontro positivo: «Le attività di geo-localizzazione sono state ritenute molto innovative e hanno davvero schiuso la loro immaginazione sul modo in cui è possibile offrire contenuti didattici in modo creativo», afferma il prof. Arnab. BEACONING sta ora estendendo la propria piattaforma a più scuole nei dieci paesi partecipanti e a organizzazioni che lavorano con discenti affetti da disabilità. Un set di strumenti chiamato Accessabar aiuta gli studenti affetti da disabilità quali problemi di udito e deficit visivi di lieve entità. Alcune delle applicazioni tecniche progettate per la piattaforma stanno venendo riproposte per usi che vanno al di là del settore dell’istruzione. Il componente di geo-localizzazione, ad esempio, ha portato a un prodotto derivato chiamato PlayVisit, attualmente utilizzato a Barcellona, in Spagna, sul famoso viale de La Rambla come parte di una campagna di commercio al dettaglio. Il componente di analisi dei giochi è stato rilasciato in qualità di API open-source. L’anno scorso l'API di gestione del sensore beacon è stato selezionato tra i candidati per il premio Innovation Radar. «La portata che abbiamo raggiunto è stata determinata dalle reti combinate dei partner di BEACONING», conclude il prof. Arnab.

Parole chiave

BEACONING, lezioni ludiche, STEM, giocatori, giochi

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