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Contenuto archiviato il 2024-06-18

A pharmacogenomic approach to coumarin anticoagulant therapy

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La terapia con cumarina: ottimizzare il dosaggio e la sicurezza dei pazienti

L'emorragia è una delle cause principali del decesso di pazienti sottoposti a terapia con cumarina (vitamina K orale) per inibire la formazione di coaguli di sangue. Valutare in modo rapido ed economico il dosaggio ottimale del farmaco è pertanto una questione cruciale, che deve essere risolta per poter migliorare la sicurezza del paziente.

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La terapia con cumarina può essere utilizzata per il trattamento della trombosi. Per evitare il potenziale pericolo della terapia orale con vitamina K, è stato avviato il progetto 'A pharmacogenomic approach to coumarin-anticoagulant therapy' (EU-PACT), finanziato dall'UE, con lo scopo di ridurre I ricoveri ospedalieri e I decessi derivanti dalle emorragie. Il lavoro si è incentrato sull'ottimizzazione e l'individualizzazione di una terapia anticoagulante basata su genotipizzazione e le caratteristiche del paziente. I componenti di EU-PACT hanno condotto una sperimentazione clinica randomizzata in sei paesi e hanno testato tre tipi di farmaci con cumarina: warfarin, fenprocumone e acenocumarolo. Sono stati sviluppati e validati algoritmi in relazione al dosaggio di cumarina con e senza genotipizzazione. È stato anche validato il test al punto di cura (POCT) per la genotipizzazione di CYP2C9 e VKORC1 riguardo a questo protocollo di studio, per valutare la resistenza o la sensibilità del paziente alle cumarine. I fattori valutati hanno riguardato il rapporto di normalizzazione internazionale (INR), gli effetti di utilizzo concomitante di statine ed (es)omeprazolo, l'efficacia di genotipizzazione precedente alla prescrizione, la sicurezza e l'efficienza in termini di costi. L'esecuzione di test INR viene comunemente utilizzata dai clinici per valutare il tempo per raggiungere il range terapeutico (TTR) bersaglio e determinare I livelli di dosaggio ottimale del farmaco. Dallo studio è emerso che I polimorfismi nei geni CYP2C9 e VKORC1 potrebbero aumentare in modo significativo il rischio di sovra-coagulazione e sotto-anticoagulazione, se si utilizza l'acenocumarolo o il fenprocumone. È stata indicata una dose inferiore di acenocumarolo per I pazienti che assumono già statine come l'atorvastatina e la simvastatina. È stato accertato che agli utilizzatori di (es)omeprazolo occorrono dosi minori di fenprocumone. Il piano di analisi statistica per determinare l'efficacia in termini di costo del dosaggio farmaco genetico-guidato di cumarine è in attesa di approvazione da parte del Drug Safety Monitoring Board (DSMB). L'analisi dei dati dovrebbe rivelare se, inserendo dati genetici nell'algoritmo del dosaggio di cumarina, si ottiene o meno una maggiore sicurezza. Gli esiti di EU-PACT potrebbero modificare il regime posologico di cumarina e migliorare la qualità delle cure per I pazienti tromboembolitici. L'adattamento del dosaggio alle necessità dei pazienti ridurrebbe gli insuccessi terapeutici e le spese dovute al frequente monitoraggio INR. L'adozione in tutto il mondo di questo dosaggio della cumarina guidato dal genotipo avrà conseguenze rilevanti per l'economia e la competitività scientifica dell'Europa.

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