Dalla fuga di cervelli all'afflusso di cervelli
Poiché i ricercatori europei vengono attirati dalle nazioni più ricche e ambiziose di tutto il mondo, il fenomeno della fuga di cervelli dal continente si sta dimostrando essere un freno per l'economia della conoscenza dell'UE. L'UE ha lavorato duramente per invertire questa tendenza, un obiettivo ambizioso che è stato recentemente sostenuto dal probetto MOREBRAIN ("Brain circulation - from brain drain to brain gain"), finanziato dall'UE. Per raggiungere i suoi obiettivi, il progetto ha lavorato a stretto contatto con Euraxess, la rete di scambio dei ricercatori dell'UE, studiando il modo migliore per riportare i ricercatori in Europa. Ha delineato i fattori che portano alla fuga di cervelli e ha preparato una dettagliata relazione chiarificatrice sulla questione. In particolare, MOREBRAIN ha individuato gli elementi che spingono i ricercatori a trasferirsi in altri paesi e i fattori che li incoraggiano a tornare. Armato di una serie di nuovi dati e indagini, il team del progetto ha delineato un nuovo approccio di di "e-reintegrazione", accoppiandolo alla nozione di "posizioni di co-sharing" per contrastare la fuga di cervelli di qualità in Europa. I risultati del progetto sono stati diffusi ai soggetti interessati attraverso conferenze, Facebook, e-newsletter, comunicati stampa, radio, materiale di stampa e il sito web del progetto. Sono anche stati presentati ai responsabili politici dell'UE, al fine di supportare il processo decisionale e le politiche future in questo senso. Nel lungo periodo, questi risultati sono destinati ad aumentare la conoscenza tra i centri di servizio Euraxess e ad aiutarli a incoraggiare i ricercatori europei a rientrare in Europa. I risultati saranno anche utili per guidare i politici nel rafforzare l'e-reinserimento e il co-sharing, contribuendo a invertire questa tendenza inquietante. Di conseguenza, l'economia della conoscenza in evoluzione e le capacità di ricerca dell'UE sono destinate a migliorare.