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MAGNETIC NANOPARTICLES COMBINED WITH SUBMICRONIC BUBBLES AND DYE FOR ONCOLOGING IMAGING

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Nuove modalità diagnostiche per la diagnosi precoce del cancro

La mappatura dei linfonodi che agiscono come sentinelle delle metastasi cancerose rappresenta un importante strumento di rilevazione e di diagnosi. Gli scienziati hanno sviluppato una nuova tecnologia per aumentare la risoluzione delle immagini, senza dover ricorrere alle radiazioni ionizzanti.

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Il cancro è la seconda causa di morte dopo le malattie cardiache. Il miglioramento della prognosi dipende dalla capacità di giungere a una diagnosi precoce e alla definizione del grado istologico tumori. La rilevazione e la mappatura del cosiddetto linfonodo sentinella si sono dimostrate fondamentali per eseguire biopsie efficaci e minimamente distruttive, oltre che per eseguire la stadiazione del cancro. Il linfonodo sentinella è quello che più probabilmente contiene cellule maligne in caso di metastasi del tumore, cioè di sua diffusione ad altre parti del corpo. I metodi utilizzati attualmente prevedono il ricorso a sostanze di radio marcatura e a radiazioni ionizzanti. Le tecniche di imaging e di rilevazione non nucleari stanno riscuotendo sempre più attenzione. Gli scienziati hanno avviato il progetto Nanomagdye ("Magnetic nanoparticles combined with submicronic bubbles and dye for oncologing imaging"), finanziato dall'UE, per sviluppare un nuovo sistema di marcatura biocompatibile per la mappatura dei linfonodi sentinella. Prima di tutto, hanno cercato di sviluppare o modificare sistemi di nanoparticelle ibride di due tipi: una è costituita da un nucleo di ossido di ferro magnetico su cui è stato innestato uno strato di colorante organico, chiamato nano-oggetto, mentre l'altra è formata da un guscio organico sul quale sono state applicate nanoparticelle denominate microbolle magnetiche. Il sistema combina caratteristiche ottiche e magnetiche in un'unica nanoparticella e permette la rilevazione ad alta risoluzione del linfonodo sentinella senza ricorso alle radiazioni ionizzanti. Il comportamento super-paramagnetico delle nanoparticelle di ossido, inoltre, potrebbero permettere l'uso della risonanza magnetica prima dell'intervento. Le bolle magnetiche fungono da marcatori sia magnetici che meccanici e la loro conformazione permette al chirurgo di utilizzare una normale sonda a ultrasuoni dopo l'iniezione della sospensione che le contiene, per definire l'area epidermica mammaria che offre l'accesso migliore ai linfonodi desiderati. In commercio non esistevano sonde chirurgiche che permettessero di rilevare i linfonodi contenenti nanoparticelle magnetiche. Per testare i nanosistemi in vivo su modelli di ratti, il progetto ha prodotto una nuova sonda magneto-ottica composta di un sensore di campo magnetico di tipo Fluxset unito a una o più bobine per la generazione di campi elettromagnetici. La tecnologia del progetto Nanomagdye permetterà di migliorare l'imaging del linfonodo sentinella, favorendo la diagnosi precoce e la stadiazione del cancro. Grazie al ricorso a nanoparticelle biocompatibili dotate di proprietà di marcatura ottiche, magnetiche e meccaniche, il nuovo sistema porterà a un miglioramento della risoluzione della mappatura spaziale, senza il ricorso alle radiazioni ionizzanti.

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