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Global Process To Improve Cynara cardunculus Exploitation for Energy Applications.

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La trasformazione dei carciofi in energia

Con un'iniziativa finanziata dall'UE è stata studiata la pianta del carciofo per le sue potenzialità di sviluppo di biocarburanti nei paesi che circondano il Mediterraneo; è interessante, infatti che questa pianta non richiede praticamente alcun apporto idrico oltre a quello delle piogge.

Energia icon Energia

Per biomassa si intende il materiale biologico, ad esempio il legno residuo delle foreste o i rifiuti urbani trasformati in energia e biocarburanti. La tecnologia, sfruttata spesso nell'Europa Settentrionale grazie alla particolare idoneità delle foreste residue e delle colture cerealicole native, potrebbe essere introdotta anche nell'Europa Meridionale per le colture cerealicole locali.Con il progetto Biocard ("Global process to improve Cynara cardunculus exploitation for energy applications") sono state esaminate le possibilità di utilizzare la pianta del carciofo (detta anche cardo mangereccio o Cynara) per la produzione di energia; dal momento che la pianta non richiede molta irrigazione, infatti, potrebbe rivelarsi particolarmente conveniente adoperarla per la produzione di energia. Lo scopo del progetto era il miglioramento dei semi e delle coltivazioni di carciofo per produrre biomasse e biocarburanti liquidi, per cui sono state valutate diverse problematiche: la gestione delle colture, i raccolti, il pretrattamento per usi energetici e le questioni logistiche inerenti ai trasporti. Il team del progetto ha sperimentato colture non irrigate dipendenti esclusivamente dall'acqua piovana, studiando anche varie opzioni per la biocombustione, cioè l'abbinamento del carciofo al carbone negli impianti di produzione dell'energia, oltre alla fattibilità e all'efficienza della combustione; queste ultime problematiche sono state gestite tramite simulazioni con fuidodinamica computazionale (CFD) per adattare gli attuali impianti di produzione dell'energia al carburante secondario. Parallelamente sono stati compiuti vari test di combustione, da cui è emerso che non conviene utilizzare il carciofo da solo, in quanto comporta la produzione di scorie potenzialmente inquinanti. Dal progetto, inoltre, è emerso che dall'olio di carciofo crudo si può produrre biodiesel per i motori a gasolio in determinate condizioni, tramite specifici catalizzatori, ma questo processo richiede ulteriori studi. Complessivamente, il progetto ha offerto un'alternativa percorribile per l'uso delle biomasse nel bacino del Mediterraneo tramite le colture di carciofo; anche se alcune problematiche saranno necessariamente oggetto di ulteriori ricerche, il progetto Biocard ha contribuito notevolmente alla possibilità di sfruttare questa nuova risorsa; l'Europa Meridionale, il Vicino Oriente e il Nord Africa, quindi, potrebbero essere i territori adatti per questa tecnologia, che non richiede climi piovosi e produce energia più pulita.

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