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Innovative In Situ CO2 Capture Technology for Solid Fuel Gasification (ISCC)

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Dal carbone all'idrogeno per un'elettricità ecologica

L'UE è risoluta nello sviluppo di forme di energia alternative in grado di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, di fornire un approvvigionamento di elettricità costante e affidabile e di ridurre, allo stesso tempo, le emissioni di gas a effetto serra (GES). Ricercatori finanziati dall'UE hanno sviluppato un metodo ecologico e altamente efficiente di produzione di gas ricchi di idrogeno dalla lignite facilmente disponibile, con l'obiettivo di promuovere al contempo gli obiettivi e la competitività dell'UE nel mercato delle energie alternative.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Il carbone è una risorsa presente in grandi quantità in numerosi paesi che viene utilizzata per la produzione di elettricità tramite un processo noto come ciclo combinato a gassificazione integrata (IGCC). Sebbene l'IGCC sia un processo efficiente, la combustione del carbone rappresenta circa un terzo delle emissioni di anidride carbonica (CO2) causate dall'uomo e deve fare i conti con numerose difficoltà tecniche correlate alla corrosione, agli inquinanti e ai depositi. Il progetto ISCC ("Innovative in situ CO2 capture technology for solid fuel gasification") è stato avviato allo scopo di sviluppare una tecnologia finalizzata all'utilizzo di lignite di basso grado in un processo di gassificazione che produce gas ricchi di idrogeno e rende possibile allo stesso tempo una captazione e un sequestro efficienti di CO2, la cosiddetta tecnologia della captazione in loco della CO2 (ISCC). I ricercatori hanno basato i propri esperimenti sul processo di gassificazione rafforzata dal calcare (LEGS). Il processo LEGS utilizza un gassificatore per la produzione di gas ricco di idrogeno dalla lignite attraverso l'assorbimento della CO2 ad alta temperatura tramite il calcare (CaO), il materiale assorbente. Per rigenerare il calcare, il materiale assorbente carico di CO2 viene fatto passare tramite un secondo reattore, un rigeneratore che ricicla il calcare e produce un flusso di CO2 ad alta purezza concentrato (calcinato) adatto all'immagazzinamento. I numerosi cicli di carbonatazione-calcinazione richiedono un materiale assorbente stabile dal punto di vista meccanico e chimico. I ricercatori hanno scoperto che il calcare naturale è il legante di CO2 più vantaggioso in termini di costi e ampiamente disponibile. In base ai calcoli, è stato dimostrato che la rigenerazione che produce un flusso di CO2 concentrato (95 %) richiedeva pressioni e temperature estremamente elevate (superiori a 1.000 gradi centigradi) per le quali erano disponibili pochi dati. Di conseguenza, gli sperimentatori hanno valutato i parametri del processo di rigenerazione identificandone i limiti superiori. Infine, sono state condotte simulazioni di sei diverse centrali elettriche che hanno dimostrato che il processo ISCC rappresenta una tecnologia basata su energie alternative sicura e vantaggiosa in termini di costi in grado di ridurre le emissioni di GES. In tal modo, il processo ISCC supporta tutti gli obiettivi dell'UE finalizzati alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. Inoltre, in antitesi con il processo IGCC, il processo ISCC è in grado di utilizzare combustibili di bassa qualità con un elevato contenuto di zolfo che non richiedono alcuna modifica per gli impianti esistenti. Poiché il processo ISCC utilizza materiali facilmente disponibili e non costosi, la commercializzazione delle idee dovrebbe aiutare l'Europa a effettuare il passaggio verso forme di energie alternative in grado di giovare non solo al proprio portafoglio ma anche all'ambiente.

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