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Contenuto archiviato il 2024-05-29
Novel ceramic thin Film based Scintillator for high resolution X-Ray imaging

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Il diavolo si nasconde nei dettagli

I sistemi di rilevazione a raggi hanno percorso molta strada dalla scoperta dei raggi X avvenuta oltre un secolo fa. Le importanti informazioni ottenute con modalità non distruttive su campioni tridimensionali (3D) sono da poco divenute un po' più chiare grazie a nuovi sviluppi dovuti a ricercatori finanziati dall'UE.

I raggi X furono scoperti e documentati per la prima volta dallo scienziato tedesco Wilhelm Roentgen, che osservò le immagini dettagliate delle ossa delle sue mani e delle sue braccia dopo averle sottoposte al fascio dei raggi X. Materiali diversi assorbono i raggi X in quantità diverse. Le strutture che assorbono in grado maggiore la radiazione producono immagini più scure sulla pellicola radiografica, simili a ombre, indicando che la pellicola ha rilevato una quantità inferiore di raggi X. Anche se la tecnologia esiste da molto tempo, le tecniche sono state migliorate fino a produrre immagini a risoluzione ancora più elevata. Un'area su cui focalizzare l'attenzione è l'impiego di scintillatori, oppure materiali che emettano luce visibile (divengano luminescenti) dopo aver assorbito la radiazione (in questo caso, la radiazione X) e i rilevatori scintillatori, che essenzialmente amplificano il segnale. I ricercatori hanno ideato il progetto Scintax ("Novel ceramic thin film based scintillator for high resolution X-ray imaging") per sviluppare innovative pellicole scintillanti e successivamente nuovi rilevatori di radiazioni X per l'applicazione scientifica e industriale. I ricercatori si sono concentrati su scintillatori drogati con lutezio ortosilicato (LSO) Lu2SiO5 cresciuto epitassialmente, particolarmente adatti per la rilevazione indiretta di radiazioni X tramite un sensore di luce visibile. Dagli esperimenti sono scaturite la pubblicazione di metodi di caratterizzazione standard per insiemi di rilevatori digitali e una richiesta di brevetto. I sistemi del progetto Scintax sono estremamente adatti all'ispezione non distruttiva, poiché garantiscono una maggiore sicurezza grazie a una risoluzione spaziale più elevata. Inoltre, la maggiore risoluzione anche a livelli maggiori di energia e con tempi di esposizione ridotti apre la strada ad applicazioni più diffuse in medicina e biologia. La commercializzazione potrebbe migliorare la sicurezza di tutti i tipi di prodotti sottoposti a test non distruttivi. È altrettanto importante che la nuova tecnologia potrebbe effettivamente rendere più probabile l'individuazione precoce di condizioni patologiche e, di conseguenza, la guarigione. È una buona notizia sia per l'industria europea, sia per i cittadini.

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