L'estensione della produzione di nanostrutture molecolari
Uno dei numerosi campi secondari della nanotecnologia concerne l'interazione delle nanostrutture con i materiali biologici; in particolare, il concetto di autoassemblaggio molecolare si riferisce alla costruzione dal basso verso l'alto di entità molecolari su un substrato, per la produzione di un sistema ingegnerizzato dotato di particolari proprietà chimiche e fisiche. Con il progetto Radsas ("Rational design and characterisation of supramolecular architectures on surfaces") è cominciato lo sviluppo di una metodologia per la fabbricazione in parallelo di nanodispositivi a scala industriale, compiendo passi da gigante verso un assemblaggio a scala nanometrica sostenibile a livello commerciale. Per realizzare i loro obiettivi, i ricercatori si sono concentrati sullo sviluppo di strategie efficienti per l'autoassemblaggio molecolare parallelo bidimensionale su nuovi substrati superficiali, per garantire la velocità e l'entità della produzione tali attirare l'interesse dell'industria. Anche se il termine autoassemblaggio sembra riferirsi a un processo automatico, in realtà il processo è guidato e ha a che fare con le modalità di interazione delle molecole o dell'adesione al substrato. Il team, quindi, si è concentrato sul progetto della selettività del sito di legame degli elementi molecolari fondamentali tra loro e della relativa selettività per il substrato; i ricercatori hanno sviluppato due substrati: uno basato su una combinazione argento-platino e uno che utilizza l'oro. Un'ampia sperimentazione ha dimostrato che entrambi possono essere utilizzati efficacemente per l'ancoraggio specifico del sito e l'assemblaggio guidato di elementi molecolari fondamentali. Il ha quindi sfruttato i prototipi per la fabbricazione di una vasta gamma di architetture sovramolecolari che hanno ampiamente caratterizzato tramite studi teorici e sperimentali. Il progetto Radsas, quindi, è riuscito ad accertare la validità dell'impiego del substrato e della specificità degli elementi molecolari fondamentali nell'autoassemblaggio controllato di determinate architetture sovramolecolari a scala industriale. Gli esiti potrebbero fornire la spinta giusta per la diffusione delle nanotecnologie al di là dei confini del laboratorio, introducendole nei processi produttivi industriali e fornendo e promettendo nuove funzionalità in settori eterogenei come l'informatica e la medicina, garantendo benefici significativi per l'economia europea nella nanotecnologia, un settore scientifico in rapida crescita.