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Mediteranean development of innovative technologies for intergated water management

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Il robot sottomarino trova risorse idriche alternative

Alcuni scienziati europei hanno sviluppato un dispositivo di esplorazione sottomarina senza equipaggio, per raccogliere e analizzare dati riguardanti le sorgenti del fondo marino. La tecnologia dovrebbe svolgere un ruolo importante nella lotta contro la scarsità d'acqua attraverso lo sfruttamento di risorse idriche alternative.

Spesso nei paesi sviluppati l'acqua viene ritenuta una risorse naturale illimitata. Tuttavia, l'utilizzo eccessivo e improprio ha determinato una crescente scarsità di riserve di acqua dolce incontaminata in tutto il mondo. Le politiche di gestione dell'acqua potrebbero trarre vantaggi dallo sfruttamento di risorse idriche alternative, tra cui le cosiddette sorgenti sottomarine carsiche, la desalinizzazione dell'acqua marina e il riutilizzo dell'acqua. Le sorgenti carsiche sottomarine sono sorgenti che derivano dall'idrografia di un'area molto ampia, con un conseguente volume d'acqua notevole. Le falde acquifere che si formano per tempeste, scioglimento della neve e cambiamenti stagionali nella piovosità vengono trasportate rapidamente, raggiungendo la superficie in un paio di giorni. Anche se l'acqua generalmente non è potabile, lo sfruttamento degli acquiferi carsici potrebbe fornire una fonte alternativa di acqua e compensare la scarsità derivante da fenomeni naturali e attività umane. Un consorzio europeo ha mirato a sostenere le iniziative di gestione idrica integrando gli acquiferi carsici costieri nell'equazione per la raccolta delle acque (captazione) nel Mediterraneo. Il finanziamento europeo per il progetto Meditate ("Mediterranean development of innovative technologies for integrated water management") ha consentito di sviluppare un veicolo sottomarino autonomo (AUV) per studiare le sorgenti sottomarine. Si è trattato di sistema robotico in grado di seguire percorsi predefiniti con errori minimi. Inoltre, vi erano stati integrati sensori per una misurazione esatta della conduttività (correlata alla salinità), la profondità e la temperatura (CDT), nonché uno strumento sonar per ispezionare vaste aree del fondo marino. Un'interfaccia uomo-macchina (MMI), progettata appositamente per essere impiegata da idrogeologi, ha consentito di controllare e sorvegliare la missione. È stato possibile sfruttare in modo rapido e semplice le informazioni ottenute da campioni acquisiti, grazie a un software di tracciamento dati bidimensionali e tridimensionali e di analisi della missione. Le missioni sperimentali hanno favorito l'ottimizzazione di specifiche strategie di immersioni e di controllo, oltre al confronto con la tecnologia disponibile in commercio. I risultati positivi del principale prodotto del progetto Meditate, vale a dire l'AUV, dovrebbe incidere notevolmente sul problema sempre più critico della gestione delle risorse idriche nel Mediterraneo e di altre zone.

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