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Contenuto archiviato il 2024-05-29

Regulatory control networks of synthetic lethality

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Superare la resistenza cellulare alla chemioterapia

La biologia computazionale impiega modelli informatici per lo studio di sistemi biologici complessi. Gli scienziati finanziati dall'UE hanno utilizzato tali tecniche per studiare i meccanismi cellulari di resistenza alla chemioterapia.

Il cancro è una delle principali cause di morte a livello mondiale e si prevede che il tasso di mortalità sia destinato ad aumentare. Nonostante i significativi progressi ottenuti nell'ambito dei trattamenti disponibili, la resistenza alla chemioterapia rimane un grosso ostacolo. Il gruppo di malattie è caratterizzato da rapida proliferazione delle cellule che continuamente si suddividono per creare nuove cellule figlie, da cui deriva la formazione dei tumori. Così come i batteri responsabili dell'infezione all'orecchio possono diventare resistenti agli antibiotici, i tumori possono essere o diventare resistenti agli agenti terapeutici. La resistenza può manifestarsi nelle fasi iniziali di trattamento o può svilupparsi nel corso del tempo. È particolarmente problematica, poiché spesso il tumore sviluppa resistenza non solo al farmaco utilizzato ma anche a nuovi agenti terapeutici che agiscono in modi diversi rispetto all'originale. In sostanza, le cellule sviluppano meccanismi per sfuggire alla morte e superare la letalità indotta da un farmaco specifico. I ricercatori europei hanno cercato di caratterizzare le proteine cellulari coinvolte nella resistenza alla chemioterapia grazie al progetto Synlet ("Regulatory control networks of synthetic lethality"), finanziato dall'UE. Gli scienziati hanno impiegato metodi computazionali per lo studio delle reti di regolamentazione e lo sviluppo di proprietà emergenti, quali ad esempio un modo per mantenere la robustezza e l'affidabilità. In seguito sono stati applicati ai principi generali e alle tecniche per il caso specifico delle linee cellulari tumorali resistenti alla chemioterapia. La genomica computazionale ha fornito informazioni sulle proteine principali coinvolte nei meccanismi di fuga dal trattamento farmacologico. I ricercatori del progetto Synlet hanno testato le ipotesi sviluppate in modelli genetici knock-down che interferiscono con l'espressione dei geni di interesse (e successivamente con le proteine codificate dagli stessi). I risultati della ricerca dovrebbero aprire la strada alla risensibilizzazione genetica delle cellule chemioresistenti ai farmaci citotossici con un impatto importante sulla sopravvivenza dal cancro e sulla qualità di vita di milioni di malati di cancro in tutto il mondo.

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