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European Satellite PArtnership for Computing Ephemerides

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Effemeridi aggiornati con le vecchie osservazioni

Escludendo la luna, ci sono 60 satelliti di pianeti riconosciuti nel sistema solare. Alcuni scienziati finanziati dall’UE hanno estratto dati astrometrici da osservazioni che non sono mai state utilizzate, al fine di migliorare i vincoli di modellizzazione sulla dinamica di queste lune planetarie e analizzare l’orbita relativa alle sonde spaziali.

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Effemeridi è il termine scientifico utilizzato per il calcolo matematico impiegato allo scopo di determinare la posizione e l’orbita dei satelliti naturali. Gli studiosi dello spazio usano le effemeridi per individuare dove i satelliti o i loro pianeti si troveranno in un determinato punto nel futuro. Gli scienziati necessitano di queste informazioni per pianificare manovre conosciute come fly-by, durante le quali i veicoli spaziali passano vicino all’obiettivo per raccogliere osservazioni. L’analisi delle dinamiche relative ai satelliti, in combinazione alle osservazioni a elevata precisione, permette agli scienziati di sondare l’interno dei pianeti ospitanti mediante la modellizzazione dei campi gravitazionali. Fino ad oggi, gli studi inerenti a geodesia e dinamiche planetarie sono frammentati, in quanto sono condotti dall’Agenzia spaziale europea (ESA) così come da diversi istituti di ricerca nazionali e varie università. Un’iniziativa finanziata dall’UE ha cercato di riunire le competenze disponibili in Europa. Nell’ambito del progetto ESPACE (European satellite partnership for computing ephemerides), sette università e centri di ricerca hanno unito i loro sforzi al fine di trovare nuovi modi per calcolare le effemeridi. Al centro dei loro sforzi c’erano le osservazioni raccolte dalle missioni nello spazio per trattare la gravità, l’orientamento di ogni oggetto celeste e gli effetti della marea – alcune di esse non erano mai state usate prima. Le osservazioni nello spazio sono state combinate con i dati di osservatori basati a terra, comprese le piastre fotografiche di strumenti a focalizzazione lunga per migliorare le limitazioni sullo spostamento dei satelliti del sistema solare. Alcuni osservatori, in particolare negli Stati Uniti, mantengono un grande numero di piastre fotografiche che non sono mai state analizzate mediante moderne tecniche di calcolo. Le piastre dall’osservatorio navale degli Stati Uniti (USNO) e da altri istituti sono state digitalizzate con una macchina di scansione di nuova generazione. Andando indietro nel tempo è stato possibile conoscere il lasso di tempo necessario per individuare le piccole deviazioni nel movimento dei satelliti. È stato grazie all’uso di questa informazione che i ricercatori di ESPACE hanno potuto calcolare la posizione delle lune di Marte, Saturno e Urano. Tutti i dati acquisiti e analizzati sono stati resi disponibili attraverso il sito ESPACE Natural Satellites DataBase e sono pronti all’uso per i calcoli di effemeridi. I dati astrometrici digitalizzati insieme ai dati satellitari sono già stati utilizzati per migliorare i modelli orbitali della navicella. I risultati saranno preziosi per le missioni planetarie in prospettiva come ExoMars. Cosa più importante, ESPACE ha creato la prima rete d’Europa di scienziati spaziali che lavorano alle effemeridi. Si prevede che l’impatto del progetto sia visibile nei prossimi anni. I partner stanno già pianificando di continuare a lavorare insieme e vedere come utilizzare al meglio i loro insiemi di dati separati.

Parole chiave

Effemeridi, planetario, sistema solare, astrometrico, sonde spaziali, ESPACE

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