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Nanoparticle Fate Assessment and Toxicity in the Environment

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La modellazione del destino ambientale delle nanoparticelle

La nanoparticelle ingegnerizzate (ENP) sono sempre più diffuse nei prodotti di uso quotidiano. La creazione di nuovi prodotti è diventata più rapida dello sviluppo delle valutazioni standardizzate dei rischi, ma i nuovi dati e i nuovi modelli che verranno elaborati permetteranno di migliorare notevolmente questa situazione.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Gli scienziati hanno avviato il progetto NANOFATE (“Nanoparticles fate assessment and toxicity in the environment”), finanziato dall’UE, per valutare particolari prodotti ad alti volumi che non vengono riciclati, come gli additivi per i carburanti, i prodotti per la cura della persona e i prodotti antibatterici, che possono finire nel suolo o nelle acque di falda. Il team ha seguito due ENP di ognuno dei prodotti lungo il ciclo di vita post-produzione, dall’immissione nell’ambiente attraverso i prodotti usati al trattamento delle acque, fino al loro destino finale e alla possibile tossicità. In particolare, ha studiato la chimica e il destino di ENP specifiche, composte di argento (Ag), di ossido di zinco (ZnO) e dell’additivo per carburanti ossido di cerio (CeO2). Il progetto ha prodotto ZnO drogato al cobalto per agevolare gli studi sul destino e le ENP sono state valutate nel contesto di sistemi naturali e in medium ecotossicologici. I protocolli sono stati ottimizzati per ottenere le condizioni più realistiche e sono stati sviluppati modelli iniziali di destino ambientale per prevedere la deposizione del CeO2 nel suolo, l’influenza e lo scarico di ZnO e di Ag dagli impianti di trattamento delle acque reflue. Le attività sperimentali hanno aumentato del 50 % i punti dati di specie utilizzabili nella derivazione delle distribuzioni di sensibilità delle specie e hanno fornito importanti dati sull’ecotossicità e sul suo rapporto con fattori come il pH del terreno, la presenza o l’assenza di rivestimento sulle ENP e l’invecchiamento. Dai risultati è emersa una tossicità acuta e cronica delle relative dosi per condizioni dei medium ambientalmente rilevanti. I modelli iniziali basati sulle ipotesi sono stati perfezionati grazie ai dati reali ottenuti dal progetto corrente e da altre iniziative. I modelli finali hanno permesso di elaborare conclusioni dettagliate sulle ENP selezionate sottoposte a studio, dalla scala locale a quella regionale di livello europeo. I ricercatori hanno elaborato numerosi report, dedicati, tra l’altro, ai livelli di contaminazione del suolo previsti per ognuna delle ENP studiate e alle mappe della concentrazione degli effetti, nel caso medio e peggiore, per i bacini di sei fiumi europei. Hanno inoltre pubblicato un rapporto sugli effetti filogenetici e sui tratti applicando un approccio basato sulla distribuzione della sensibilità delle specie. Il team ha pubblicato ventuno articoli sottoposti a revisione tra pari e quattro articoli destinati ai mass-media, oltre ad altri che sono in fase di elaborazione. I contatti con gli enti normativi e di standardizzazione sono stati frequenti. NANOFATE è un progetto di ricerca importante sia dal punto di vista economico che ambientale. I suoi risultati forniscono alle parti interessate gli strumenti necessari, le tecniche e la conoscenza per capire e condividere i rischi associati alle varie ENP.

Parole chiave

Nanoparticelle, valutazione dei rischi, valutazione del destino, tossicità, ambiente

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