Ridurre la distanza tra le modalità di trasporto
Come parte della sua strategia per creare uno spazio unico europeo dei trasporti, l'UE si sta impegnando a integrare le sue varie reti di trasporto sia geograficamente che tra le varie modalità. Questa co-modalità darà una spinta all'efficienza, proteggerà l'ambiente e offrirà maggiore comodità agli utenti del trasporto europeo. Nonostante gli sforzi di integrazione, l'interfaccia tra le modalità a lunga e breve distanza resta l'anello mancante nella catena dei trasporti. Finanziato dall'UE, il progetto CLOSER ("Connecting long and short-distance networks for efficient transport") ha sviluppato strumenti innovativi per l'analisi delle interfacce, li ha convalidati attraverso diversi casi studio, e ha sfruttato i risultati per offrire consigli alle parti interessate. Il progetto si è concentrato su numerosi temi, tra cui gli schemi di mobilità emergenti, l'alternanza tra il trasporto su breve e lunga distanza sia per i passeggeri che per le merci, e l'ambiente normativo. Per il trasporto di passeggeri, CLOSER ha rilevato che per brevi spostamenti le auto restano l'opzione più comune a causa della loro efficienza quando si tratta di viaggi da porta a porta. Ha inoltre scoperto che i viaggi aerei rappresentano il mercato in maggiore crescita. CLOSER ha riscontrato che il trasporto delle merci si è sviluppato notevolmente, in particolare su via terrestre. Questo è dovuto soprattutto ai miglioramenti nella logistica "just in time" e a moderne tecnologie di informazione e comunicazione (TIC). Inoltre, con l'aiuto di 30 diverse indicazioni, il progetto ha analizzato vari metodi per il collegamento di modalità a breve e a lunga distanza. La conoscenza e le visioni raccolte da CLOSER sono state sfruttate per compilare tre guide rivolte a diversi gruppi di parti interessate. Tra le sue raccomandazioni sulle politiche, il progetto ha suggerito che l'Europa ha bisogno di formulare una visione chiara e strategica per l'intermodalità e l'interconnettività.