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Free Radical Pharmacology: Generators, Targets and Therapeutic Implications

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Terapie mirate contro la malattia cardiovascolare

La prossima rivoluzione in medicina comporta una svolta verso la diagnosi predittiva e le terapie individualizzate. In tale quadro, alcuni ricercatori europei hanno identificato nuovi bersagli per il trattamento delle malattie cardiovascolari (CVD).

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Le CVD rappresentano la prima causa di decessi e disabilità in Europa. Gli attuali approcci di cura hanno carattere puramente sintomatico, dato che non sono ben conosciuti i meccanismi delle CVD. Un numero sempre maggiore di prove indica l’esistenza di una relazione tra CVD e una maggiore presenza di radicali a contenuto d’ossigeno (nota come stress ossidativo). Il progetto RADICAL PHARMACOLOGY (Free radical pharmacology: Generators, targets and therapeutic implications), finanziato dall’UE, intendeva indagare più a fondo sull’associazione tra CVD e stress ossidativo. In particolare, ai ricercatori interessava identificare origini di segnali di radicali che potessero essere considerati bersagli, pertinenti alle CVD, nonché fissare strategie per far regredire il danno molecolare. L’obiettivo a lungo termine consisteva nello sviluppo di nuovi marcatori per la diagnosi di CVD nell’uomo e la formulazione di trattamenti basati su meccanismo. Le conclusioni hanno identificato nelle NADPH ossidasi NOX4 e NOX5 nuovi bersagli terapeutici basati su meccanismo, in relazione all’ictus ischemico e alla nefropatia diabetica. Tali enzimi generano radicali liberi e sono responsabili di danni ossidativi. Analogamente, NOX1 si è dimostrato un bersaglio nell’aterosclerosi e nella retinopatia da diabete. Numerosi farmaci hanno evidenziato una consistente inibizione di tali enzimi e sono stati avviati allo sviluppo clinico. Inoltre, il consorzio ha scoperto che il recettore dell’ossido nitrico risulta down-regolato nei casi di ictus e l’attivazione mediata da farmaco si presenta terapeuticamente efficace. Anche questa nuova classe di molecole è stata avviata allo sviluppo clinico. Gli scienziati hanno ottenuto la prova di un’associazione protettiva di alti livelli di ossido nitrico e potenziamento con ROS. Se ne evince la possibilità di terapie combinatoriali per colpire lo stress ossidativo in funzione di intervento contro le CVD. Nel complesso, le conclusioni di RADICAL PHARMACOLOGY hanno ampliato la nostra comprensione del ruolo dello stress ossidativo nella fisiologia e nella funzione cardiovascolare. Riveste particolare importanza che abbiano offerto nuovi bersagli terapeutici contro le CVD.

Parole chiave

Malattie cardiovascolari, radicali a contenuto d’ossigeno, stress ossidativo, NOX, ossido nitrico

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