Uno spettro di nuove possibilità mobili
Data la crescente occupazione dell'etere, la domanda di nuovo spettro diventa una vera e propria sfida. Nonostante il tentativo dei governi di riallocare la larghezza di banda riservata in precedenza alle trasmissioni radiotelevisive, lo spazio disponibile non è ancora sufficiente. Un'altra opzione allettante consiste nella condivisione dello spettro sottoutilizzato riservato ad altri scopi, ad esempio militari, nei momenti in cui tali risorse non vengono destinate all'uso principale. Se in passato tutto ciò non era possibile, oggigiorno invece le tecnologie esistenti consentono di utilizzare in modo automatico questi canali temporaneamente liberi o sottoutilizzati. Ad esempio, la radio cognitiva può sfruttare lo spettro sottoutilizzato senza interferire con gli utenti principali. Il progetto WISERNETS ("Wireless sensor networks for cognitive software radios"), sostenuto dall'UE, è stato incentrato sullo studio di un approccio alla radio cognitiva basato sulla cartografia dello spettro. Gli scienziati hanno creato terminali senza fili in grado di valutare le opportunità di trasmissione per le comunicazioni locali o cooperative. Il prototipo del sistema WISERNETS collabora con una rete di sensori senza fili in grado di analizzare le onde d'aria locali e di individuare lo spettro disponibile. Sulla base di questo studio, i terminali calcolano in modo cooperativo l'utilizzo ottimizzato dello spettro mediante stazioni base oppure da una stazione mobile all'altra. Gli sperimentatori hanno inoltre utilizzato una tecnologia a banda ultra larga (UWB) per mantenere la potenza di trasmissione degli utenti secondari al di sotto del livello di rumore degli utenti primari, riuscendo inoltre a gestire le interferenze causate da altri utenti cognitivi della UWB. Una volta implementate, le tecnologie sviluppate nell'ambito del progetto WISERNETS consentiranno di creare soluzioni locali e su misura in grado di soddisfare la crescente domanda di spettro.