European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
Contenuto archiviato il 2024-06-18

Bioactive compounds from blackcurrant processing waste for brain health

Article Category

Article available in the following languages:

Combattere il morbo di Alzheimer con le bacche

Il progetto BRAINHEALTHFOOD ha indagato sui composti polifenolici presenti nelle bacche e nel ribes nero. I partner si sono proposti di sviluppare nuovi prodotti alimentari innovativi bioattivi, dotati di proprietà neuroprotettive, di cui avvalersi per prevenire lo sviluppo del morbo di Alzheimer (AD).

Salute icon Salute

L'AD è il disturbo neurodegenerativo più frequente legato all'età: oltre i 65 anni, colpisce quasi 1 persona su 10. Anche se ancora non si comprende quale sia il preciso meccanismo della malattia, alcuni studi epidemiologici suggeriscono che il consumo di almeno tre bicchieri di succo di frutta o verdura a settimana potrebbero dimezzare il rischio di sviluppare l'AD. Gli scienziati dello studio 'Bioactive compounds from blackcurrant processing waste for brain health' (BRAINHEALTHFOOOD), finanziato dall'UE, hanno puntato su tali informazioni per sviluppare alimenti e succhi che potrebbero prevenire l'insorgenza dell'AD. Attraverso la chimica, la metabolomica e la neurologia, si intendeva raggiungere fondamentalmente l'obiettivo di identificare e determinare le parti con maggiori proprietà neuroprotettive derivanti da estratti della trasformazione del ribes nero. Le ricerche sono state ulteriormente confermate da prove sperimentali da cui emerge che l'estratto di ribes nero, ricco di antocianina, svolge un'attività neuroprotettiva depurando radicali liberi, ad esempio la produzione di specie reattive all'ossigeno (ROS). Inoltre, è stato dimostrato che I polifenoli inibiscono direttamente l'accumulo di beta-amiloide, fattore eziologico della malattia. In collaborazione con piccole e medie imprese (PMI), sono stati sviluppati vari succhi di bacche e frutta, oltre a integratori dietetici, contenenti diverse quantità di estratti neuroprotettivi. Il succo di ribes nero è stato anche aggiunto a yogurt da bere, senza pregiudicarne il gusto. Sono stati identificati I più rilevanti composti bioattivi del ribes nero e ne è stata determinata in vitro l'attività neuroprotettiva. Tra I composti testati, la quercetina e le antocianine hanno evidenziato gli effetti neuroprotettivi più elevati, in gran parte dovuti alla protezione del cervello contro lo stress ossidativo e agli eventi biochimici chiave implicati nell'infiammazione osservata nell'AD. Quando tali estratti sono stati somministrati a topi soggetti all'AD, è stato osservato un effetto positivo in linea con le relazioni cliniche pubblicate. Per stabilire la biodisponibilità e le risposte glicemiche dopo il consumo di 300 ml di succo di ribes nero arricchito con polifenoli, I partner hanno eseguito una sperimentazione clinica randomizzata. Hanno scoperto che il ribes nero con polifenolo può modulare I livelli ematici di glucosio e di insulina, uno dei più importanti fattori di rischio che portano allo sviluppo dell'AD. Dati gli scarsissimi mezzi medici utili a ritardare la comparsa dell'AD o a rallentarne la progressione, gli integratori dietetici e I succhi di BRAINHEALTHFOOD costituiscono una promettente alternativa neuroprotettiva. Una rapida commercializzazione di tali prodotto alimentari potrebbe migliorare le fosche statistiche relative alle malattie neurodegenerative nella popolazione che invecchia.

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione