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Forensic Laboratory for in-situ evidence analysis in a post blast scenario

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Metodi di indagine forense per gli ordigni esplosivi

Un nuovo sistema integrato per analizzare le prove dopo la deflagrazione di bombe potrebbe aiutare a identificare meglio gli ordigni esplosivi.

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Il mondo è un luogo instabile e registra un aumento di attentati terroristici a livello globale che implicano l’uso di ordigni esplosivi improvvisati (improvised explosive devices, IED). Occorre una migliore capacità forense di raccogliere prove scientifiche dopo l’esplosione di bombe per riuscire a prevedere altri attacchi terroristici e neutralizzare eventuali minacce. Il progetto FORLAB (Forensic laboratory for in-situ evidence analysis in a post blast scenario), finanziato dall’UE, si è dimostrato all’altezza della sfida. I membri del progetto hanno lavorato su metodi specifici per ottimizzare la raccolta di prove dopo la deflagrazione di IED. La principale innovazione riguardava essenzialmente la costituzione di un ciclo di controreazione dinamico in tempo reale tra il team della polizia scientifica impegnato nel processo di raccolta delle prove sulla scena dell’esplosione e il laboratorio distante, dove tutte le informazioni provenienti dalla scena giungono in tempo reale. Per raggiungere i suoi obiettivi, FORLAB ha sviluppato un sistema di tecnologie analitiche criminologiche d’avanguardia (LIBS-RAMAN, LIF, NLJD) per vagliare i campioni e ricreare in pochissimi minuti lo scenario in 3D. Gli utenti finali che hanno partecipato al progetto erano fortemente coinvolti nell’ottimizzazione del sistema, capace di offrire uno strumento prezioso che mette in grado centri di comando e controllo di assumere decisioni in tempo reale. Il team del progetto ha valutato le tecnologie disponibili e descritto sommariamente le specifiche tecniche del sistema, iniziando lo sviluppo di un prototipo di attrezzatura per il vaglio delle prove in loco. Si è anche lavorato sulle comunicazioni e il posizionamento di moduli all’interno del sistema, oltre alla tecnica per la ricostituzione in 3D. Riguardo alla diffusione dei risultati del progetto, FORLAB ha creato un sito web e pubblicato materiali quali newsletter e opuscoli. Allo scopo di perfezionare il sistema, i partner del progetto hanno organizzato uno scenario simulato (comprensivo di una vera esplosione) e hanno svolto prove di laboratorio per convalidare le tecnologie. Per raccogliere dati reali al fine di mettere a punto le tecnologie, è stata messa in atto un’altra campagna di prove, con l’utilizzo di simulazioni di tre scenari diversi. Ciò ha permesso di migliorare le procedure di indagine utilizzate dalle forze di sicurezza europee sulla scena dei delitti, in particolare dopo lo l’esplosione di ordigni, riducendo il tempo complessivo necessario per completare l’indagine. La nuova tecnologia integrata potrebbe ridurre il numero di campioni di laboratorio necessari e aiuterà gli investigatori a identificare i colpevoli dei reati. La tecnologia sviluppata dal consorzio FORLAB svolgerà un ruolo vitale per proteggere la società, identificando i materiali utilizzati in atti terroristici, contribuendo così alla cattura dei colpevoli.

Parole chiave

Scienza forense, esplosioni di bombe, ordigni esplosivi improvvisati, raccolta delle prove, FORLAB

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