La Commissione raccomanda di porre fine all'affondamento delle piattaforme marittime dismesse
La Commissione europea ha adottato, su iniziativa della sig.ra Ritt Bjerregaard, membro della Commissione responsabile per l'ambiente, e del sig. Christos Papoutsis, membro della Commissione responsabile per l'energia, una comunicazione in cui si raccomanda di porre fine all'affondamento delle piattaforme petrolifere marittime dismesse nei mari circostanti l'Europa. La comunicazione sostiene che, fatta eccezione per un numero limitato di casi, le circa 600 installazioni presenti nelle acque europee possono venire completamente rimosse, in modo sicuro ed economico, e trasportate a terra per essere riciclate o eliminate in modo sicuro. Le future norme in materia dovrebbero pertanto basarsi sul principio della proibizione dell'eliminazione di tali piattaforme in mare. Secondo la comunicazione, ad essere esentate dalla norma saranno solo le piattaforme di cemento di grandi dimensioni attualmente esistenti per la cui rimozione non si dispone al momento di tecnologie collaudate e la cui eliminazione provoca un impatto ambientale limitato. Si riconosce, inoltre, che in casi eccezionali le installazioni esistenti possono essere esentate dal divieto. Tuttavia ciò dovrebbe avvenire solo dopo una valutazione particolareggiata, caso per caso, e la consultazione di tutte le parti interessate. Al Consiglio si chiederà di confermare che questa è la politica che la Commissione deve perseguire in nome dell'Unione europea. A luglio avranno luogo negoziati a livello ministeriale per definire le nuove norme nel settore, nel quadro della convenzione OSPAR per la protezione dell'ambiente marino dell'Atlantico nordorientale, che comprende anche il Mare del Nord. L'Unione europea è già parte di un'analoga convenzione relativa al Mar Baltico. "La decisione odierna dimostra che la discussione cominciata attorno alla questione Brent Spar sta ora portando a più ampi risultati positivi per l'ambiente e sottolinea l'importanza che la Commissione attuale attribuisce alla protezione dell'ambiente" ha dichiarato la sig.ra Ritt Bjerregaard, commissario responsabile per l'ambiente. Il Commissario Papoutsis, che ha partecipato da vicino alla preparazione della comunicazione, ha dichiarato: "Esprimo la mia soddisfazione per essere riusciti a combinare con successo la politica energetica e la protezione ambientale. L'affondamento in mare non è un'opzione realistica né desiderabile per la grande maggioranza delle installazioni per l'estrazione di gas e petrolio dismesse. Incoraggiando lo smantellamento e il riciclaggio a terra, non solo aiutiamo l'ambiente ma creiamo posti di lavoro per comunità che ne hanno assoluto bisogno."