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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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La conferenza finale del progetto VERA profila il futuro del SER

L’equipe del progetto VERA ha condiviso le sue riflessioni sul futuro del SER in occasione della sua conferenza conclusiva tenutasi a Bruxelles la settimana scorsa.

L’UE si sta impegnando da molti anni per creare uno Spazio europeo della ricerca (SER), che nonostante i notevoli problemi che ne bloccano il completamento, si sta muovendo nella giusta direzione, secondo la relazione sui progressi del SER per il 2014. Negli anni a venire il SER continuerà a evolversi adattandosi ai contesti che cambiano. Il progetto VERA (“Forward Visions on the European Research Area”), che la settimana scorsa ha tenuto la sua conferenza conclusiva a Bruxelles, ha lavorato per tre anni insieme a dieci istituzioni partner per fornire ricerca che dia al SER strumenti migliori per affrontare le sfide del futuro. Un aspetto importante del lavoro dell’equipe di VERA è stato sviluppare quattro scenari per il futuro su come la società europea e il SER potrebbero svilupparsi – quattro diverse “storie del mondo” nel 2030. Parlando alla conferenza, il coordinatore del progetto, Stephanie Daimer dell’Istituto Fraunhofer per la ricerca sui sistemi e l’innovazione ISI, ha introdotto le quattro possibili realtà, ognuna delle quali offre un contesto e una risposta sociale diversi influenzati da fattori esterni e interni come l’uscita dell’UE dalla crisi o meno o i cambiamenti climatici fuori controllo. Gli scenari sono stati sviluppati dall’equipe di VERA insieme ad altre parti interessate sulla base di un approfondito inventario delle attività legate alla ricerca, la tecnologia, lo sviluppo e l’innovazione e di un esame delle tendenze e delle forze motrici dei cambiamenti a lungo termine dell'aministrazione di queste attività da parte dell’Europa. Il senso di ogni scenario si può riassumere come segue: Conoscenze private – mercati globali; Sfide sociali – azione congiunta; Soluzioni separate – locale è bello e Tempi di crisi – gli esperti al timone. Stephanie ha spiegato come l’equipe di VERA ha usato questi scenari principalmente in due modi: in primo luogo, i ricercatori hanno usato gli scenari come strumento per iniziare un dibattito strategico con le parti coinvolte e in secondo luogo, l'equipe di VERA ha applicato "lenti politiche" agli scenari per aiutare a strutturare le scelte per il futuro del SER. Sulla base di questa ricerca, tutte le questioni che secondo l’equipe di VERA dovrebbero essere prese in considerazione dai responsabili delle politiche vengono inquadrate in direttive politiche. Una di queste direttive, “Dimensioni in evoluzione del panorama europeo della ricerca e dell’innovazione”, è stata presentata dal membro dell’equipe di VERA Rafael Popper dell'Università di Manchester in occasione delle conferenza conclusiva. La direttiva presenta “questioni che hanno bisogno di essere prese in considerazione dal punto di vista politico” in modo che le discussioni sul SER rimangano aperte. Stephanie ha osservato: “Poiché pensiamo che gli obiettivi omnicomprensivi dello Spazio europeo della ricerca debbano ancora essere definiti, il progetto VERA ritiene che il suo ruolo consista nel presentare in modo sistematico i possibili sviluppi alternativi usando gli scenari e analizzare le implicazioni politiche che scaturiscono da questi scenari e presentarle come un insieme di scelte strutturate insieme alle relative conseguenze.” Ci sarà almeno un’altra direttiva politica che conterrà considerazioni per una prospettiva a lungo termine basata su un’analisi approfondita degli scenari sviluppati per il SER nel 2030. Questo è importante perché le scelte politiche di oggi possono influenzare la disponibilità di alternative in futuro, come ha spiegato Stephanie: “Per evitare che le scelte di oggi prendano direzioni indesiderate, dobbiamo essere consapevoli delle loro conseguenze. Per esempio, le ‘condizioni quadro’ come DPI, standard o appalti pubblici, saranno molto diverse a seconda del contesto politico nel quale saranno inserite e che a loro volta contribuiranno a creare. Anche se tali questioni sono spesso viste come puramente tecniche, gli scenari di VERA ci hanno messo in guardia contro la natura profondamente politica dei dibattiti normativi”. Parlando alla conferenza finale, Fabienne Gautier, che lavora alla politica del SER presso la direzione generale della Ricerca e dell’innovazione della Commissione europea, ha osservato che il lavoro di VERA potrebbe fornire uno strumento per una creazione delle politiche basata sui fatti, che offrirebbe una guida per politiche future in diversi contesti dominati da diverse sfide sociali. L’equipe del progetto sta attualmente discutendo con la Commissione europea e la piattaforma di partecipanti del SER su come generare un impatto a partire dai risultati di VERA ed è già stata invitata a presentare VERA al Comitato per lo spazio europeo della ricerca e dell’innovazione (CSER). L’equipe di VERA è convinta che il progetto lascerà un segno importante nella discussione sul SER, come ha osservato Stephanie: “Contribuendo all’intensificazione e all’ampliamento delle reti delle parti interessate ed esplorando sistematicamente il futuro usando l’analisi degli scenari, VERA ha segnato un passo importante sulla via verso una Visione per il SER, poiché questi processi collettivi di creazione delle visioni devono basarsi su questi due presupposti.” Per ulteriori informazioni, visitare: VERA http://www.eravisions.eu/

Paesi

Germania

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