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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Come affrontare la violenza di genere tra gli adolescenti

Uno studio ha esplorato come i ragazzi con atteggiamenti violenti attraggono alcune ragazze adolescenti, influenzando i loro processi di socializzazione. Tale atteggiamento potrebbe essere un fattore di rischio per la vittimizzazione della violenza di genere.

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Si stima che 1 donna su 3 in tutto il mondo abbia subito violenza fisica e/o sessuale ad un certo punto della propria vita, per lo più da parte del proprio partner. Secondo un’indagine dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, 1 donna su 5 nei 28 Stati membri ha subito violenza fisica e/o sessuale dal partner attuale o da uno precedente. Inoltre, un (rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine ha rivelato che oltre un terzo (30 000) delle donne uccise intenzionalmente nel 2017 sono state uccise dal loro attuale o ex compagno. Tali cifre dimostrano che, nonostante gli sforzi globali, la violenza contro le donne continua. Sono necessarie ulteriori ricerche per spiegarne meglio i fattori soggiacenti. Uno studio sostenuto dal progetto FREE_TEEN_TEEN_DESIRE, finanziato dall’UE, ha analizzato la percezione che le giovani adolescenti hanno dei ragazzi dai profili violenti o non violenti e dell’attrazione sessuale. Storie brevi o rapporti stabili I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista «Palgrave Communications». La ricerca si è basata su un’indagine su 100 ragazze di età compresa tra i 13 e i 16 anni effettuata in diverse scuole secondarie di Spagna, Cipro, Finlandia e Inghilterra. I ricercatori hanno esaminato «il loro modello di attrazione sia per le storie brevi che per i rapporti stabili con ragazzi dagli atteggiamenti e comportamenti violenti o con ragazzi con comportamenti non violenti». Hanno dichiarato: «I nostri risultati suggeriscono che nelle diverse scuole secondarie europee studiate, si riconosce un modello di attrazione simile tra le partecipanti: sebbene i ragazzi non violenti siano altamente preferiti a quelli con un profilo violento, abbiamo osservato che i ragazzi con atteggiamenti e comportamenti violenti sono per lo più preferiti per le storie brevi, e i ragazzi con atteggiamenti non violenti sono per lo più preferiti per le relazioni stabili». I ricercatori hanno sottolineato che andrebbe messo in discussione il modello di socializzazione dominante di alcuni adolescenti in un tipo di relazione che collega l’attrazione alla violenza, al fine di prevenire e superare la violenza di genere. «Le campagne di prevenzione della violenza devono tener conto degli spunti osservati sui rapporti brevi e sulle potenziali situazioni di violenza negli incontri per superare meglio la socializzazione dominante imposta, assicurando nel contempo che le ragazze e le giovani donne già vittime di violenza di genere non diventino nuovamente vittime». Caso di studio parzialmente sperimentale Il progetto FREE_TEEN_DESIRE (Contributing to identify causes of gender violence among teenagers) si è svolto tra il 2015 e il 2016. Uno degli obiettivi principali era quello di «esplorare in che misura le situazioni di dialogo (basate su un linguaggio del desiderio) possono mettere in discussione i desideri delle ragazze adolescenti che collegano l’attrazione ai comportamenti violenti», come dichiarato su CORDIS. L’obiettivo era anche quello di valutare «se questo interrogarsi dialogicamente sul desiderio delle ragazze, se esiste, sia vero al di là delle culture» e di sviluppare «gli approcci basati sull’evidenza necessari per aumentare l’efficacia nella prevenzione della violenza di genere tra gli adolescenti». I risultati del progetto FREE_TEEN_DESIRE hanno attirato l’attenzione di diversi enti pubblici e scuole. Esso si è dimostrato utile per la progettazione di politiche basate sull’evidenza che prevengono la violenza di genere tra gli adolescenti. Per ulteriori informazioni, consultare: sito web del progetto FREE_TEEN_DESIRE

Paesi

Regno Unito

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