Un sistema di classificazione dei residui radioattivi solidi
La Commissione europea ha pubblicato di recente una raccomandazione su un sistema di classificazione dei residui radioattivi solidi. L'obiettivo primario del sistema di classificazione è quello di migliorare la comunicazione e di assistere al meglio la gestione dell'informazione in materia di rifiuti radioattivi, anche se ovviamente sono in ballo questioni ben più complesse, che la Commissione illustra in dettaglio nell'allegato alla raccomandazione. Ciononostante, si argomenta che un buon sistema descrittivo dovrebbe in effetti consentire ai detentori di residui radioattivi di presentare la natura dei loro depositi di rifiuti ai rappresentanti politici ed al pubblico in termini standard e facili da capire. Conformemente alla risoluzione del Consiglio adottata nel 1992, la Commissione è obbligata a fornire periodicamente al Consiglio un'analisi permanente della situazione e delle prospettive della gestione dei rifiuti radioattivi nell'Unione europea. In particolare, tale legislazione esige che la Commissione tenga particolarmente conto delle esigenze di sicurezza e di tutela dell'ambiente, nonché della necessità dei programmi nucleari e delle attività che implicano l'impiego di radioisotopi. Perciò essa raccomanda che gli Sati membri e l'industria nucleare adottino un sistema comune di classificazione, che servirà a fornire informazioni al pubblico, alle istituzioni nazionali ed internazionali ed alle organizzazioni non governative. Questo sistema non sostituirà tuttavia i criteri tecnici nei casi in cui essi sono necessari per considerazioni specifiche di sicurezza (quali le autorizzazioni di impianti). Nell'ambito del sistema di classificazione proposto rientrano tre categorie di residui radioattivi solidi: - residui radioattivi di transizione: - - questo tipo di residui sono soprattutto di origine medica, il cui decadimento avviene durante il deposito temporaneo e che successivamente si prestano ad una gestione al di fuori del sistema di controllo regolamentare (a condizione che siano rispettati i livelli di conformità e di esenzione); - residui radioattivi ad attività bassa e intermedia: - - secondo questo sistema di classificazione, per i residui radioattivi ad attività bassa e intermedia la concentrazione dei radionuclidi è tale che la quantità di radiazioni liberata durante lo smaltimento è "sufficientemente bassa". Questi valori accettabili di emissione di "potenza termica" verranno determinati a seconda del sito specifico, dopo valutazioni di sicurezza. I residui radioattivi ad attività bassa e intermedia verranno ulteriormente suddivisi in due categorie, quali i residui a vita breve ed i residui a vita lunga. - Residui ad alta radioattività: - - questo tipo comprende residui con una concentrazine di radionuclidi tale che si deve tener conto della generazione termica durante le operazioni di deposito e di smaltimento. La Commissione raccomanda agli Stati membri di utilizzare detto sistema fino al 1° gennaio 2002, data in cui si procederà alla rivalutazione dei criteri.