Liikanen risponde alle affermazioni sulla rete di spionaggio "Echelon"
Rispondendo alle affermazioni secondo cui il Regno Unito e gli USA starebbero spiando i paesi europei, il commissario per la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha affermato che le possibilità tecnologiche per intercettare le comunicazioni elettroniche esistono e che mancano le prove per affermare che queste tecnologie non vengano utilizzate. Parlando dinanzi al Parlamento europeo, Liikanen ha risposto alle affermazioni - smentite da entrambi i paesi - del giornalista d'inchiesta britannico Duncan Campbell, in merito all'esistenza di una rete di sorveglianza elettronica nota come "Echelon", dal suo nome in codice, gestita dalla National Security Agency (Agenzia per la sicurezza nazionale) statunitense e dal GCHQ, i servizi segreti britannici. Una siffatta rete violerebbe la normativa comunitaria sul diritto alla riservatezza e Liikanen ha affermato che la Commissione prenderà provvedimenti qualora necessario. "Vorrei ribadire che la Commissione attribuisce la massima importanza al rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto. La Commissione non mancherà di adempiere ai propri obblighi derivanti del trattato nel caso di violazione del diritto comunitario." Liikanen ha affermato: "Alla Commissione è stato chiesto se potesse confermare l'esistenza delle attività descritte nella relazione di Campbell". Ha tuttavia aggiunto: "È proprio per la natura stessa delle attività di spionaggio che coloro che non vi partecipano non siano in grado di confermarne né di smentirne l'esistenza". A seguito delle recenti affermazioni, la Commissione ha richiesto un chiarimento agli Stati membri interessati. In una lettera inviata dalla rappresentanza permanente del Regno Unito presso l'UE si legge che i servizi segreti britannici operano nell'ambito di un quadro giuridico stabilito dal Parlamento britannico. Questo quadro "precisa esplicitamente le finalità per le quali può essere autorizzata l'intercettazione, segnatamente la sicurezza nazionale, la tutela del benessere della nazione, la prevenzione e l'individuazione di reati gravi". La lettera aggiunge che la Commissione europea dei diritti dell'uomo ha sostenuto che il sistema elaborato nel diritto britannico è conforme alla Convenzione europea sui diritti umani. Liikanen ha altresì riferito che il Dipartimento di Stato statunitense ha affermato che i servizi segreti degli USA non sono coinvolti nello spionaggio industriale. La lettera afferma che i servizi segreti "non raccolgono informazioni commerciali, tecniche o finanziarie soggette a diritti di proprietà a vantaggio di aziende private". I ministri della Giustizia dell'Unione europea discuteranno la delicata questione dello spionaggio industriale nel corso della loro prossima riunione che si terrà a maggio ed il Parlamento europeo sta altresì prendendo in considerazione l'ipotesi di avviare un'inchiesta.