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Contenuto archiviato il 2024-05-28

Improving vaccination of carp against spring viraemia of carp virus (SVCV)

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Un vaccino contro la viremia per proteggere i pesci

Nelle risposte immunitarie contro i vari patogeni, le cellule sanguigne comunicano attraverso il rilascio di molecole specializzate chiamate interferoni (IFN). I ricercatori europei stanno sfruttando queste molecole per sviluppare un vaccino contro il virus che provoca la viremia primaverile della carpa (Spring Viraemia of Carp, SVC).

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La carpa comune è il pesce d'allevamento più diffuso al mondo per il consumo alimentare e la sua varietà ornamentale, il Cyprinus carpio koi, è un animale estremamente costoso, utilizzato principalmente a scopo decorativo. La mancanza di direttive sanitarie e di certificazioni, purtroppo, ha però portato alla rapida diffusione della SVC, una malattia mortale. Benché in alcuni casi i rimedi antivirali e le misure di quarantena aiutino a limitare il propagarsi della patologia, la resistenza ai farmaci potrebbe compromettere l'efficacia questi interventi. È quindi necessario esaminare approcci alternativi, come ad esempio la vaccinazione. Il metodo scelto dal progetto SVCV ("Improving vaccination of carp against spring viraemia of carp virus"), finanziato dall'UE, si basa sugli IFN, molecole di citochina che svolgono un ruolo centrale nel funzionamento delle cellule immunitarie in risposta ai patogeni. L'idea dei ricercatori era quella di utilizzare gli IFN dei pesci come adiuvanti molecolari, al fine di migliorare il risultato della vaccinazione contro il virus SVC (SVCV). A questo scopo, gli scienziati hanno caratterizzato i geni degli IFN dei pesci e i loro livelli di espressione in vivo durante l'infezione da SVCV. Per testare l'attività antivirale in vitro, i geni sono stati clonati in un singolo vettore ed espressi nelle cellule infettate dall'SVCV. La co-somministrazione degli IFN ricombinanti e di un vaccino a DNA tramite il gene G della glicoproteina, la parte più immunogenica dell'SVCV, ha mostrato di offrire una protezione superiore dall'attacco del virus. Benché sia ancora a livello sperimentale, lo studio SVCV ha dimostrato a livello di principio che gli IFN sono in grado di rafforzare le risposte immunitarie contro le infezioni virali. I vaccini basati su IFN possono quindi aiutare a prevenire le malattie virali infettive nei pesci, con grande vantaggio per il settore dell'itticoltura e del commercio di pesci ornamentali.

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