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BioTRANSformation of by-products from fruit and vegetable processing industry into valuable BIOproducts

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Come creare la plastica dalle bucce di patate

Alcuni ricercatori europei e dell’America Latina hanno ridotto i rifiuti creando prodotti di valore dai sottoprodotti di frutta e ortaggi generati dalla trasformazione alimentare industriale.

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Circa 192 milioni di tonnellate di rifiuti e sottoprodotti vengono generati ogni anno dall’industria di trasformazione di frutta e ortaggi nei paesi dell’UE-15. Questi rifiuti alimentari contengono biomassa di valore che potrebbe sostituire prodotti petrolchimici come le fonti di carbonio per creare prodotti industriali. Ma gli alti costi di lavorazione e le conoscenze insufficienti rispetto alla tecnologia necessaria ne hanno limitato un impiego su vasta scala. L’iniziativa TRANSBIO (Biotransformation of by-products from fruit and vegetable processing industry into valuable bioproducts), finanziata dall’UE, ha sviluppato modi economici per trasformare i sottoprodotti di frutta e ortaggi in tre prodotti industriali di valore. In partnership con il settore industriale TRANSBIO ha prodotto plastica biodegradabile (poli-β-idrossibutirrato (PHB)) per imballaggi, acido succinico per applicazioni alimentari ed enzimi da utilizzare nei detergenti. Avendo identificato ceppi batterici e di lievito adatti, i ricercatori hanno sviluppato metodi per rilasciare zuccheri da diversi sottoprodotti di frutta e ortaggi come i substrati carbonatici per la fermentazione. Per migliorare la resa dei prodotti hanno sviluppato anche diverse strategie di fermentazione adatte a ogni combinazione di microbo/sottoprodotto/prodotto industriale. Le scoperte principali includevano batteri che producono PHB da sottoprodotti quali bucce di patata e poltiglia di banana, e ceppi di lievito che tollerano livelli elevati di acido succinico. I ricercatori hanno anche sviluppato nuovi protocolli di fermentazione per funghi che producono enzimi che offrono vantaggi rispetto ai metodi di fermentazione convenzionali. Nelle fasi finali del progetto i ricercatori hanno collaborato con partner industriali per modificare e ampliare la scala dei protocolli di fermentazione. Hanno anche modificato geneticamente microrganismi come il comune batterio di laboratorio Escherichia coli per rese maggiori, e lo hanno usato per produrre grandi quantità di PHB. I membri di TRANSBIO hanno studiato anche la possibilità di ridurre ulteriormente gli sprechi creando biogas e fertilizzanti dalla biomassa avanzata dalle loro reazioni di fermentazione. I ricercatori hanno infine valutato gli impatti ambientale ed economico di tutte le fasi del progetto, dalla liberazione degli zuccheri di un sottoprodotto alla purificazione del prodotto delle reazioni di fermentazione. La promozione di pratiche industriali sicure e sostenibili renderà l’industria biotecnologica europea più competitiva riducendo contemporaneamente l’impatto ambientale.

Parole chiave

Frutta e ortaggi, sottoprodotti, trasformazione alimentare, biomassa, fonti di carbonio, TRANSBIO

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