Un’ampia analisi di contributi fondamentali da parte dei laureati in scienze sociali e umanistiche
Il progetto POCARIM (Mapping the population, careers, mobilities and impacts of advanced research degree graduates in the social sciences and humanities), finanziato dall’UE, si è concentrato sui detentori di PhD di 10 Stati membri e di Norvegia, Svizzera e Turchia, che avevano conseguito la loro laurea in SSH tra il 2000 e il 2012. Sono state redatte una serie di sintesi programmatiche incentrate essenzialmente su sei temi SSH fondamentali: percorsi di carriera; impatto della ricerca; formazione di reti; interdisciplinarità; mobilità internazionale; collaborazioni, genitorialità e attività di cura/custodia. Le sintesi programmatiche sono state corredate da 13 rapporti approfonditi sulle politiche, che ampliavano il discorso su tali temi. Un sondaggio svolto in forma elettronica nei 13 paesi POCARIM ha prodotto oltre 1 000 risposte, evidenziando vari aspetti significativi. La ricerca ha rivelato che la maggioranza dei laureati SSH ha tentato la carriera in campo accademico e nella ricerca. Adottando come base il sondaggio, sono stati intervistati 325 titolari di PhD in SSH, che lavorano in varie industrie e organizzazioni su tutto il territorio dei paesi partner. Tutti gli esiti sono stati inseriti in un rapporto finale destinato ai decisori politici nel campo della ricerca e ad altri soggetti interessati. Nel rapporto sono riportate le conclusioni principali e 30 raccomandazioni basate sui 6 temi. Nel complesso, dai risultati emerge che i laureati in SSH sono creativi, intraprendenti e coinvolti in un’ampia varietà di attività che conducono a risultati incidenti. La ricerca sulle SSH ha chiaramente contribuito alle sfide sociali ed economiche che l’Europa deve affrontare oggi. POCARIM ha consentito di comprendere più a fondo il fenomeno della mobilità e gli effetti dei ricercatori SSH nei 13 paesi partecipanti e oltre.
Parole chiave
Scienze sociali e umanistiche, livello della ricerca, percorsi di carriera, impatto della ricerca, mobilità internazionale