Caratterizzazione dei nanotubi funzionalizzati
Le superfici molto estese dei nanotubi di carbonio rispetto ai loro volumi conferiscono proprietà elettriche, meccaniche e termiche uniche. Ciò fornisce grandi interfacce (relativamente parlando) per le interazioni con altri materiali. Possono essere inoltre riempiti nonostante le loro piccole dimensioni, fornendo un ulteriore percorso di funzionalizzazione. Alcuni scienziati finanziati dall'UE hanno avviato il progetto D1SCO-FIL per far progredire la nostra conoscenze delle proprietà elettroniche e ottiche 1D a un livello senza precedenti. Hanno studiato i nanotubi come parte di strutture ibride funzionalizzate o modificate. D1SCO-FIL ha consegnato i primi risultati pubblicati riguardanti la purificazione di nanotubi di boro modificato, sfruttando un rotore dedicato per studiare nuovi metodi di ultracentrifugazione per la purificazione. Il progetto ha inoltre aperto la strada alla possibilità di stabilire l'assorbimento di raggi X e di due tipi di impronte di emissione corrispondenti a specifici nanotubi a parete singola incontaminati. La tecnica ha facilitato l'identificazione molto precisa delle variazioni di proprietà fisiche derivanti da diversi tipi di funzionalizzazione. All'interno della sua breve durata di due anni, D1SCO-FIL ha dato un contributo importante per la comprensione e la caratterizzazione di architetture 1D modificate di nanotubi. I progressi nelle tecniche di caratterizzazione sosterranno l'uso di nuovi materiali di riempimento e modifiche per nuove interessanti applicazioni in nano-meccanica e nano-ottica.
Parole chiave
Carbonio, nanotubi, funzionalizzazione, elettronico, ottico, ibrido, modificato, boro, ultracentrifugazione, assorbimento di raggi X, impronte di emissione, nano-ottica