La Commissione propone di istituire un brevetto comunitario
Nel tentativo di ridurre l'onere che i brevetti rappresentano per le aziende europee, la Commissione europea ha proposto di istituire un brevetto unico comunitario. In base alla nuova proposta, i brevetti comunitari verrebbero rilasciati dall'Ufficio europeo dei brevetti e accanto ad essi coesisterebbero i brevetti nazionali ed europei. Gli innovatori sarebbero pertanto liberi di scegliere la protezione tramite brevetto che meglio soddisfa le loro esigenze. L'obiettivo è quello di istituire il brevetto entro il 2001. In Europa, il costo per la protezione tramite brevetto è notevolmente maggiore rispetto al suo corrispettivo in Giappone o negli Stati Uniti, precisamente il 300 per cento in più del modello americano e il 500 per cento in più rispetto a quello nipponico. In base alla nuova proposta, i costi di traduzione, che attualmente rappresentano il 25 per cento del costo totale dei brevetti europei, verrebbero drasticamente ridotti, in quanto il testo dovrebbe essere tradotto solo in tre lingue ufficiali (inglese, tedesco e francese). A seguito delle raccomandazioni emerse dai vertici di Lisbona e di Feira, che sostengono l'istituzione di un brevetto esteso a tutta la Comunità come fattore chiave per contribuire alla realizzazione di un'economia europea competitiva e basata sulla conoscenza, il commissario per il Mercato interno Frits Bolkestein ha mantenuto vivo l'entusiasmo pronunciandosi chiaramente a favore dell'istituzione del brevetto. "La creazione di un brevetto comunitario costituisce una parte fondamentale degli sforzi dell'Europa volti a ridurre l'onere economico che grava sulle aziende e a contribuire ad assicurare che la ricerca e l'innovazione tecnologica e scientifica vengano applicate correttamente dall'industria e dal commercio. [.] L'introduzione di un brevetto unico farà scendere notevolmente i costi per la copertura tramite brevetto, garantendo nel contempo un alto livello di protezione. Tale brevetto comunitario rappresenterà un importante strumento competitivo per l'industria e principalmente per le PMI nell'era della new economy". L'armonizzazione del sistema dei brevetti costituisce un'altra questione che dovrà essere affrontata. Attualmente la protezione tramite brevetto è soggetta a 15 diverse interpretazioni, poiché le controversie in tale materia vengono sottoposte all'esame dei tribunali nazionali. La Commissione ha proposto l'istituzione di un nuovo tribunale (nel quadro della Corte europea di giustizia) e formulato una raccomandazione affinché il trattato venga opportunamente modificato. In risposta alla notizia, un portavoce dell'helpdesk per i diritti di proprietà intellettuale della Commissione europea ha dichiarato: "Secondo le nostre aspettative, il brevetto comunitario sarà facilmente ottenibile, poco oneroso e di efficace attuazione. Tali vantaggi riscuoteranno il favore degli innovatori europei ed accresceranno la competitività del nostro ambiente di proprietà intellettuale".