Il Ministro francese della Ricerca esprime le proprie opinioni a CORDIS
Incoraggiare la mobilità dei ricercatori in Europa al fine di creare uno Spazio europeo della ricerca e di porre i ricercatori al centro della società della conoscenza. Questi i due obiettivi strategici proposti dal ministro francese della Ricerca, nonché attuale presidente del Consiglio europeo "Ricerca" Roger-Gérard Schwartzenberg. In una dichiarazione esclusiva rilasciata a CORDIS, Schwartzenberg ha affermato di condividere l'opinione del commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin circa l'importanza di istituire uno Spazio europeo della ricerca che trascenda i confini nazionali e di attribuire pertanto grande importanza alla necessità di accrescere la mobilità tra i laboratori. "Ciò di cui l'Europa ha bisogno è un sistema flessibile in grado di individuare chiaramente le esigenze attuali e future e che consenta agli Stati membri di coordinare tempestivamente i loro sforzi", ha affermato il Ministro. "Il nostro approccio in questa direzione, conformemente alle buone prassi individuate nel processo di costruzione dell'Europa, sarà pertanto all'insegna del pragmatismo e consisterà nel definire programmi di cooperazione rafforzata e nel riunire tutti i protagonisti di questo settore". A tale fine, il Ministro francese della Ricerca riunirà ad ottobre alcuni esperti europei per esaminare le possibilità di istituire un'Accademia europea della scienza e della tecnologia, che comprenda le scienze umane e sociali. In occasione di tale incontro si discuterà inoltre della definizione di un sistema comparativo per l'innovazione europea, al fine di migliorare la trasformazione della ricerca in innovazioni tecnologiche. La rapida attuazione del brevetto comunitario, la cui proposta è stata resa nota dalla Commissione il 5 luglio, dovrebbe servire a oliare gli ingranaggi di tale processo. Schwartzenberg ha annunciato inoltre diverse iniziative che serviranno a migliorare la diffusione dei successi della ricerca europea. Il Ministro ha elaborato alcuni piani per ampliare la portata delle "settimane europee della scienza" e ha organizzato, per il prossimo dicembre, un forum internazionale volto ad incentivare la conoscenza pubblica della scienza. Egli intende istituire un'agenzia per informare tempestivamente i media e le aziende dei ritrovati della ricerca europea e, per varcare i confini del nostro continente, propone di creare delle "sedi europee della ricerca" al di fuori dell'UE. La Presidenza francese intende dare nuovo impulso al piano d'azione "eEurope" che muoverà i primi passi nei mesi avvenire. Tra gli ambiti ai quali verrà accordato maggior sostegno vi sono le scienze biologiche, l'elaborazione di una strategia spaziale europea da parte della Commissione, la fase di sviluppo del programma satellitare GALILEO e il programma GMES (Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza).gramms
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