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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Visuo-tactile cortical mechanims for a hand-centred spatial representation in humans

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La rappresentazione spaziale centrata sulla mano

Il modo in cui il cervello umano elabora le informazioni resta ancora oggi un mistero. Ricercatori finanziati dall'UE sono riusciti a comprendere il modo in cui il nostro cervello elabora informazioni visive e sensoriali per l'orientamento spaziale e l'interazione con gli oggetti.

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Studi sulle scimmie hanno rivelato che la guida sensoriale del movimento è attivata tramite la rappresentazione spaziale centrata sulla mano nel cervello. Ciò permette loro di percepire gli oggetti all'interno dello spazio intorno al loro corpo e interagire di conseguenza attraverso la localizzazione degli arti. Sotto l'egida del progetto VTHAND-CENTRED SPACE ("Visuo-tactile cortical mechanims for a hand-centred spatial representation in humans") i ricercatori sono riusciti a fornire evidenza della guida multisensoriale per la rappresentazione spaziale centrata sulla mano nell'uomo. Uno dei principali problemi con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) è identificare le subpopolazioni neuronali coinvolte nella risposta visiva selettiva agli stimoli spaziali prossimi alla mano. Ciò perché queste subpopolazioni neuronali sono interconnesse con altri neuroni multisensoriali nel cervello. Per aggirare questo ostacolo, è stato ottimizzato un protocollo sperimentale chiamato adattamento dipendente dal livello di ossigeno nel sangue (BOLD). I ricercatori hanno combinato BOLD con fMRI, e identificato che le aree parietale e premotoria nel cervello elaborano gli stimoli visivi vicini alla mano ai fini della rappresentazione spaziale. Un altro importante risultato è la dimostrazione della plasticità per la rappresentazione spaziale intorno alla mano, anche con arti protesici. A tal fine è stata utilizzata la stimolazione transcranica insieme a stimoli visivi. Gli esperimenti hanno rivelato che, così come la nostra mano, il cervello percepisce l'arto prostetico come parte del corpo. La posizione dell'arto prostetico è utilizzata come riferimento per la rappresentazione dello spazio che circonda l'arto, e aiuta nell'interazione con gli oggetti. Una scoperta fondamentale è che la rappresentazione spaziale centrata sulla mano coinvolge i neuroni multisensoriali nella corteccia premotoria ventrale e in quella parietale posteriore. Le scoperte del progetto potrebbero essere estrapolate anche per rappresentare l'interazione motoria con altre persone utilizzando la rappresentazione spaziale centrata sullo spazio. Gli studi futuri potrebbero ora analizzare ulteriormente questo collegamento e identificare aree del cervello associate a funzioni specifiche. Le applicazioni includono la valutazione del grado di lesione cerebrale traumatica o lo sviluppo di approcci riabilitativi più efficaci.

Parole chiave

Centrato sulla mano, rappresentazione spaziale, cervello, informazioni sensoriali, localizzazione degli arti, neuroni multisensoriali, dipendente dal livello di ossigeno nel sangue

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