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New Generation of Functional Cellulose Fibre Based Packaging Materials for Sustainability

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Imballaggi naturali per una maggiore sostenibilità

I cassonetti dei rifiuti e per la raccolta differenziata vengono riempiti con materiali da imballaggio a base di combustibili fossili solitamente utilizzati per le confezioni alimentari. Un’iniziativa finanziata dall’UE ha sviluppato le migliori alternative a base di legno, 100 % biodegradabili, al fine di minimizzare l’impatto ambientale.

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Il progetto NEWGENPAK (New generation of functional cellulose fibre based packaging materials for sustainability) è stato istituito per sviluppare soluzioni innovative per un imballaggio sostenibile. Queste comprendono l’uso di biopolimeri a base di cellulosa come promettente alternativa 100 % biodegradabile, in relazione ai materiali petrolchimici da imballaggio. I partner del progetto hanno ottenuto un imballaggio sostenibile allo stato dell’arte, fatto di materiali compositi di nuova generazione, e un imballaggio attivo a base di fibre di cellulosa. Sono stati inoltre analizzati gli aspetti ambientali, economici e sociali della produzione di imballaggi. L’obiettivo strategico principale era quello di rafforzare ulteriormente la ricerca a lungo termine relativa agli imballaggi sostenibili e la formazione dell’UE, in questo settore. I ricercatori hanno studiato l’utilizzo della nanocellulosa, la quale può compensare in modo significativo alcuni degli aspetti negativi di altri biopolimeri, aggiungendo resistenza meccanica e proprietà barriera per rivestimenti e pellicole. Il materiale può essere funzionalizzato per attività antiossidante e antibatterica ed è in grado di raggiungere perfino soluzioni di imballaggio intelligente o attivo. Gli scienziati hanno prima utilizzato tecniche di modellazione allo scopo di comprendere e prevedere il rapporto tra struttura e funzione. Il consorzio ha quindi prodotto in laboratorio una barriera di olio minerale con efficacia fino al 98 % e un sistema multi-barriera con permeabilità all’ossigeno secco simile al polietilene tereftalato, ossia il tipo più comune di poliestere. Una seconda linea di ricerca si è focalizzata sullo sviluppo di un imballaggio attivo a base di fibre di cellulosa e ha valutato svariati inchiostri termocromici commerciali ai fini della stampabilità su substrati di riferimento e modificati. Questi sono stati utilizzati nell’ambito di studi condotti su imballaggi intelligenti per frutta e verdura, che cambiano colore in base alla temperatura. Infine, gli scienziati intendevano garantire un livello di sostenibilità dei processi di trattamento equivalente a quello dei prodotti. Pertanto, hanno sviluppato 10 criteri per la valutazione dell’impatto ambientale, economico e sociale dei processi di fabbricazione. Una valutazione comparativa del ciclo di vita degli imballaggi tradizionali rispetto a quelli attivi ha rivelato che gli impatti complessivi di tali prodotti erano confrontabili. Inoltre, l’impatto ambientale derivante dall’incorporazione di agenti attivi potrebbe essere compensato dal loro contributo per una maggiore durata di conservazione. Infine, il progetto NEWGENPAK ha sviluppato con successo tecnologie barriera e attive in grado di migliorare le prestazioni e quindi l’impiego dei materiali da imballaggio a base di cellulosa, privi di emissioni di CO2. Gli sviluppi contribuiranno a ridurre l’impatto ambientale dei materiali da imballaggio, garantendo che l’enorme quantità di energia racchiusa negli alimenti non venga sprecata, aumentando così la competitività dei produttori europei.

Parole chiave

NEWGENPAK, fibra di cellulosa, imballaggio sostenibile, biopolimeri, inchiostri termocromici

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