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Revealing the response of the coral and its endosymbiotic algae to climate changes by molecular techniques

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Lo sbiancamento dei coralli negli ecosistemi delle barriere tropicali

Gli ecosistemi delle barriere coralline sono sotto pressione a causa dell’aumento della popolazione umana e delle sue attività, dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento del livello del mare a essi associato. Uno studio europeo ha esaminato i meccanismi ecologici che sostengono gli ecosistemi delle barriere coralline al fine di affrontare il problema dello sbiancamento dei coralli.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Le barriere coralline tropicali dipendono da un rapporto reciprocamente benefico tra il polipo del corallo e i microorganismi che contiene, la specie Symbiodinium. Una delle conseguenze dei cambiamenti climatici è lo sbiancamento dei coralli, che è diventato un’importante minaccia per i coralli. L’aumento delle temperature disturba la fotosintesi nelle alghe simbiotiche, il che risulta nella produzione di radicali di ossigeno non tossici, che causano l’espulsione dell’alga. Poiché i coralli hanno perso così la loro fonte principale di energia, si trovano privi di sostentamento. Anche se alcuni coralli recuperano le loro alghe e si riprendono, altri muoiono a causa di una maggiore vulnerabilità alle malattie. Il progetto CORALCLIMRESPONS, finanziato dall’UE, ha studiato le reazioni molecolari e fisiologiche dei coralli a diversi stress ambientali. I ricercatori hanno usato diverse tecniche come la metabolomica, la trascrittomica e la citologia per caratterizzare la popolazione di Symbiodinium e l’effetto dello stress dei coralli. I ricercatori hanno tinto e studiato gli organuli del polipo del corallo e delle specie di Symbiodinium usando la microscopia a immunofluorescenza. Questo è stato fatto prima in condizioni normali e poi in condizioni di stress termico. L’equipe ha inoltre studiato l’espressione dei geni che codificano le proteine coinvolte nella produzione e nella degradazione di radicali non tossici in seguito a uno stress termico. L’obiettivo era identificare alcuni geni che potrebbero essere coinvolti in questo processo. È stata identificata anche la produzione di metaboliti secondari da parte dell’ospite e dei suoi simbionti in reazione allo stesso stress. I risultati di CORALCLIMRESPONS permettono di capire meglio i meccanismi alla base dello sbiancamento della barriera corallina e le comunità batteriche associate. Questo aiuterà a scoprire i geni chiave che possono servire da biomarcatori per lo stress ambientale. Il successo del progetto aiuterà inoltre a fare in modo che l’Europa mantenga l’eccellenza nello studio scientifico dei coralli.

Parole chiave

Sbiancamento dei coralli, barriere coralline, cambiamenti climatici, alghe simbiotiche, stress ambientale

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