La protezione dei diritti d'autore nella società dell'informazione
Il 5 febbraio la commissione giuridica del Parlamento europeo ha adottato la relazione presentata dall'eurodeputato italiano Enrico Boselli sull'armonizzazione del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione. L'adozione della relazione segue la posizione comune definita dal Consiglio su tale argomento. Scopo della nuova direttiva è quello di aggiornare la legislazione dell'Unione europea sui diritti d'autore al fine di prendere in considerazione le nuove tecnologie ed applicare i nuovi obblighi internazionali. La direttiva prevede che alle parti vengano riconosciuti i diritti esclusivi di riproduzione, comunicazione e diffusione della loro opera, anche se vengono introdotte alcune eccezioni. Una di tali eccezioni riguarda la protezione dei diritti d'autore. La posizione comune del Consiglio stabilisce quattro casi in cui si consente la riproduzione, ad esempio a scopi didattici o di ricerca scientifica. In tali casi la posizione comune del Consiglio afferma che la fonte, incluso il nome dell'autore, dovrebbe essere indicata "se possibile". La commissione giuridica, nel timore che ciò possa rendere possibile una serie di violazioni, ha richiesto l'adozione di un emendamento, affermando che la fonte dovrebbe sempre essere indicata "salvo in caso d'impossibilità accertata". L'organo parlamentare ha inoltre richiesto di ridurre il periodo di trasposizione della direttiva nel diritto nazionale da 24 mesi, come previsto dalla posizione comune del Consiglio, a 18. La raccomandazione della commissione verrà discussa dal Parlamento nel corso della tornata di febbraio.