Il motore a combustione europeo consente di ridurre le emissioni e il consumo di carburante
Nell'ambito di un progetto finanziato dalla Commissione europea è stato sviluppato un motore a combustione con un livello molto basso di emissioni di ossido d'azoto e un alto potenziale di risparmio di carburante. Il progetto, denominato "4-SPACE" (motore a benzina a 4 tempi, a combustione controllata mediante autoaccensione), è stato completato nel dicembre del 2000, dopo 36 mesi di lavoro a cui hanno contribuito 6 partner provenienti da tre Stati membri: IFP (Institut français du pétrole), Brunel University, GIE PSA Peugeot Citroën, Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg, Ford Motor Company Ltd e DaimlerChrysler AG. Il costo del progetto è stato pari a 4,6 milioni di euro, metà dei quali finanziati dalla Commissione europea nell'ambito del programma BRITE/EURAM 3 che rientra nel quarto programma quadro. "Senza i fondi della Commissione forse il progetto non sarebbe mai decollato. Il finanziamento, infatti, ha contribuito alla nostra decisione di avviare l'iniziativa, anche se in principio non eravamo sicuri che avremmo raggiunto il nostro obiettivo. È stato molto rischioso, ma i risultati sono stati davvero sorprendenti", ha dichiarato al Notiziario CORDIS il coordinatore del progetto Pierre Duret dell'IFP. I principali risultati del progetto consistono nella dimostrazione che l'autoaccensione controllata può essere utilizzata nei motori per autoveicoli a benzina senza richiedere la riprogettazione del motore, l'aumento del rapporto di compressione o un dispositivo di riscaldamento della miscela aria-benzina. Il nuovo motore ha un livello ridotto di emissioni di idrocarburi ed emissioni molto basse di ossido d'azoto, in linea con l'obiettivo EURO 4. Inoltre le emissioni di anidride carbonica e il consumo di carburante vengono ridotte del 15-20 per cento rispetto ad un motore a benzina a 4 tempi stechiometrico. Duret ha dichiarato al Notiziario CORDIS che alcuni partner, insieme ad altre società, stanno lavorando alla fase di sviluppo del progetto e che, secondo le sue previsioni, il motore dovrebbe entrare in produzione nell'arco di 3-5 anni. "A mio avviso, si tratta di uno dei progetti di maggior successo fra tutti quelli a cui abbiamo partecipato a livello europeo", ha affermato Duret.