L'inchiesta sul sistema spionistico Echelon non chiarisce i dubbi
Alcuni eurodeputati hanno dichiarato, il 6 marzo, alla commissione temporanea del Parlamento europeo sul sistema d'intercettazione "Echelon" di essere "sconcertati" e confusi riguardo alle informazioni presentate dalla Commissione europea in merito al sistema "Echelon". L'inchiesta su tale sistema è stata continuata dal Parlamento in seguito alle affermazioni fatte oltre un anno fa, e successivamente smentite, dal giornalista investigativo britannico Duncan Campbell, secondo il quale gli USA ed il Regno Unito avrebbero spiato i paesi europei utilizzando una rete di sorveglianza elettronica gestita dalla National Security Agency (NSA) degli USA e dal servizio britannico GCHQ, denominata in codice "Echelon". Il 6 marzo la commissione parlamentare ha ascoltato la testimonianza della Commissione europea, quando il funzionario della DG Relazioni esterne Lodewyk Briët ha assicurato gli eurodeputati che la Commissione europea non ha avuto alcun rapporto con la National Security Agency (NSA), ma alcuni europarlamentari si sono detti "sconcertati" da tale informazione e hanno parlato di una crescente confusione in merito a questa vicenda. Con l'obiettivo di rassicurare gli eurodeputati sulle questioni più delicate, Briët ha dichiarato che la Commissione non ha mai trasmesso materiale alla NSA a scopo di verifica. Ha affermato che un presunto tentativo della NSA, circa dieci anni fa, di decodificare alcuni codici usati dalla Commissione "non è mai stato formalmente provato", ed ha inoltre aggiunto che sebbene la NSA, soprannominata "gli occhi e le orecchie degli USA", sia in grado di intercettare i messaggi della Commissione, non esiste motivo per affermare con certezza che sia mai stato decodificato alcun messaggio. In risposta, i membri della commissione hanno affermato di essere rimasti perplessi dalle dichiarazioni attuali e precedenti della Commissione europea in merito alla vicenda "Echelon", anche se alcuni, quali ad esempio il relatore Gerhard Schmid (PSE, Germania), hanno dichiarato che la questione principale era stata ricevere la garanzia che nessun dato fosse mai stato mandato alla NSA. Ad aprile dell'anno scorso il commissario per la Società dell'informazione Erkki Liikanen aveva dichiarato agli eurodeputati che il presunto sistema "Echelon" avrebbe costituito una violazione della normativa comunitaria sul diritto alla privacy, e che quindi la Commissione avrebbe preso provvedimenti qualora necessario.