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Secondo la Francia, il nuovo programma quadro dovrebbe essere una versione del 5PQ, migliorata e più sinergica

Un 6PQ (sesto programma quadro) costituito dal migliore "acquis" del 5PQ (quinto programma quadro), perfezionato mediante l'introduzione di nuovi strumenti e opportunamente focalizzato: queste sono le caratteristiche che dovrebbe avere il prossimo programma quadro di ricerca d...

Un 6PQ (sesto programma quadro) costituito dal migliore "acquis" del 5PQ (quinto programma quadro), perfezionato mediante l'introduzione di nuovi strumenti e opportunamente focalizzato: queste sono le caratteristiche che dovrebbe avere il prossimo programma quadro di ricerca dell'UE, secondo il documento ufficiale che illustra la posizione della Francia. Il programma dovrebbe inoltre consentire alla ricerca comunitaria di perseguire meglio gli obiettivi che le sono stati assegnati dal Trattato e di soddisfare le aspettative dei cittadini, della società e di una società basata sulla conoscenza. Il documento, tuttavia, sottolinea che il 6PQ non deve rimanere isolato, ma contribuire, unitamente ad altri strumenti, al conseguimento degli obiettivi dell'Europa. Esso riconosce che il 6PQ rappresenta "un passo concreto verso la creazione dello Spazio europeo della ricerca e dell'innovazione", ma fa notare come il programma abbia anche altri traguardi da raggiungere, ovvero gli obiettivi fissati al vertice di Lisbona del marzo 2000 volti a trasformare l'Europa, nell'arco di dieci anni, nell'economia più competitiva al mondo. Secondo il documento, a causa delle limitate risorse finanziarie e dell'aumento del costo della ricerca in generale, il 6PQ, da solo, non riuscirà a conseguire tutti questi obiettivi. E non potrà neppure sostituirsi all'attività europea di ricerca, garantita, in gran parte, dagli attori economici e dagli incentivi finanziari nazionali. Secondo il documento, è indubbio che il 6PQ faciliterà l'attuazione dello Spazio europeo della ricerca e dell'innovazione, ma esso non è che uno dei molti strumenti esistenti. Pertanto, è necessario utilizzare appieno gli altri strumenti comunitari di intervento, ovvero i programmi tematici raggruppati sotto la categoria "politiche interne", e le istituzioni finanziarie come la Banca europea per gli investimenti e il Fondo europeo per gli investimenti. Inoltre è opportuno rafforzare i rapporti tra il programma quadro e i programmi EUREKA e COST al fine di elaborare una vera e propria strategia. La preparazione del 6PQ dovrà essere accompagnata da una "riflessione strategica sull'utilizzo degli strumenti disponibili", si legge nel documento. Fra gli ambiti su cui concentrare l'attenzione figurano le discussioni per progetti individuali, i vasti progetti mirati, i programmi di vaste dimensioni che utilizzano varie forme di aiuti comunitari per finanziare la ricerca e sviluppo, la geometria variabile, l'apertura e il coordinamento dei programmi nazionali e la creazione di reti di eccellenza. Per evitare una "atomizzazione" della ricerca, non bisogna eliminare alcuni ambiti di ricerca, ma adottare un approccio mirato in ciascun campo. Per utilizzare tali strumenti, sostiene il documento, è necessario chiarire il ruolo della Commissione. Le priorità francesi coincidono ampiamente con quelle della Commissione europea: scienze biologiche, società dell'informazione, trasporti, energia e tecnologie di produzione fra cui, per esempio, le nanotecnologie e l'ambiente sostenibile. La Francia approva la proposta della Commissione europea per la selezione delle priorità tematiche in funzione del loro valore aggiunto europeo. Il futuro programma quadro di ricerca avrà la funzione di intervenire in ambiti considerati strategici, laddove la ricerca condotta a livello europeo apporterebbe un valore maggiore rispetto ai singoli sforzi nazionali, nonché ogniqualvolta la divisione tra il settore pubblico e quello privato ostacoli l'efficacia e l'efficienza della ricerca. Il 6PQ dovrà, inoltre, trarre il massimo beneficio dalle scienze sociali che, secondo il documento, dovrebbero aiutare la riflessione metodologica sulla valutazione delle politiche pubbliche e promuovere la sperimentazione di nuove procedure per la valutazione dei progetti. Il prossimo programma quadro dovrebbe altresì tener conto della ricerca di base, che costituisce il fondamento tecnologico del futuro, e sostenere la mobilità dei ricercatori. Secondo il documento, è necessario semplificare e rendere più flessibile la gestione dei programmi, nonché ridurre i costi e i ritardi nell'attuazione degli stessi. Oltre a ciò, sarebbe opportuno riesaminare i metodi di valutazione sia per i programmi che per i progetti, nonché il sistema per la diffusione dei risultati e il ruolo dell'industria.

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Francia

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