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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Early warning signals of ageing in human stem cells and age-related disorders

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La nostra età è scritta nelle cellule staminali

Un consorzio internazionale sta lavorando per chiarire qual è il rapporto tra il potenziale rigenerativo di un organismo e la sua età. Lo studio porterà a scoperte interessanti sull’invecchiamento e permetterà di sviluppare trattamenti innovativi per i disordini senili.

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L’omeostasi e la rigenerazione dei tessuti sono due processi regolati da una sotto-popolazione specifica di cellule staminali residenti nei tessuti che hanno la capacità di auto-rinnovarsi e di differenziarsi, dando luogo alla maggior parte delle cellule dei tessuti, principalmente in base al segnale che ricevono dall’ambiente immediato. Con l’invecchiamento, la capacità rigenerativa di queste cellule probabilmente diminuisce, dando luogo a molti disordini, tra cui il cancro. Il cancro e l’infiammazione cronica sono associati a un declino della funzione del sistema immunitario che, a sua volta, è regolato dall’interazione concertata delle cellule staminali ematopoietiche (HSC) e del microambiente del midollo osseo. L’obiettivo principale del progetto SYSTEMAGE (“Early warning signals of ageing in human stem cells and age-related disorders”), finanziato dall’UE, è l’identificazione dei meccanismi molecolari dell’invecchiamento delle cellule staminali ematopoietiche. In questo contesto, i partner stanno utilizzando le HSC e il loro microambiente del midollo osseo come modello per approfondire l’impatto dell’invecchiamento. Come primo passo, i partner hanno isolato diverse popolazioni di cellule del midollo osseo di individui giovani e anziani e intendono analizzarle tramite tecniche di trascrittomica, proteomica e metabolomica. Le informazioni verranno utilizzate per comprendere disordini legati all’età come la sindrome mielodisplastica (MDS) e la leucemia linfocitica cronica a cellule B (B-CLL) e per definire i percorsi alterati. Un’altra parte del progetto è dedicata allo sviluppo di nuovi modelli di ratto per l’invecchiamento. Gli scienziati determineranno le modificazioni epigenetiche delle cellule dai ratti giovani a quelli adulti e utilizzeranno questi modelli anche per testare nuove strategie mirate per il trattamento delle malattie senili. Questi dati saranno combinati e integrati per generare modelli computazionali per lo studio in silico dell’invecchiamento. Nel complesso, attraverso studi di base e traslazionali, analisi omiche multi-livello e scoperta di farmaci, il progetto SYSTEMAGE fornirà una panoramica globale dei processi coinvolti nell’invecchiamento fisiologico e patologico, fondamentali per comprendere l’eziologia dei disordini senili.

Parole chiave

Cellule staminali, invecchiamento, disordini dovuti all’età, cellule staminali ematopoietiche, MDS, B-CLL

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