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Il benchmarking non è una scienza esatta

Uno dei temi principali discussi alla conferenza sul tema "Il contributo della ricerca socioeconomica al benchmarking delle politiche di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) in Europa", tenutasi il 15 marzo, è stato il fatto che l'analisi comparativa potrebbe sollevare tanti q...

Uno dei temi principali discussi alla conferenza sul tema "Il contributo della ricerca socioeconomica al benchmarking delle politiche di ricerca e sviluppo tecnologico (RST) in Europa", tenutasi il 15 marzo, è stato il fatto che l'analisi comparativa potrebbe sollevare tanti quesiti quante sono le risposte da essa fornite. La conferenza è stata organizzata dalla Direzione generale della Ricerca della Commissione europea. Jean François Marchipont, direttore e capo unità presso la Direzione generale della Ricerca, che ha presieduto la sessione plenaria di apertura della conferenza, ha affermato che l'utilizzo dell'analisi comparativa potrebbe rivelarsi un elemento fondamentale per contribuire a strutturare il prossimo programma quadro e lo Spazio europeo della ricerca (SER); essa potrebbe inoltre rappresentare uno degli strumenti fondamentali atti ad assicurare il coordinamento tra gli Stati membri. Nell'ambito della conferenza, il benchmarking è stato definito "un processo sistemico continuo per confrontare prestazioni, organizzazioni, funzioni, processi o economie, politiche o settori con le migliori prassi a livello internazionale". Secondo Marchipont, le conclusioni tratte dalla conferenza potrebbero influire sul modo in cui si è effettua il benchmarking. In quest'ottica, si sono già creati gruppi di lavoro, al fine di esaminare a fondo la questione. Marchipont ha inoltre precisato di aver riscontrato i vantaggi apportati dal benchmarking in termini di occupazione, ma ha aggiunto che questo risultato deve ora essere trasferito al settore della ricerca. Alcuni partecipanti hanno però asserito che l'analisi comparativa non rappresenta l'unico mezzo disponibile per poter assicurare il coordinamento. Secondo Bengt Ake Lundvall, docente presso la Aalborg University in Danimarca, "il benchmarking rappresenta solamente uno degli strumenti disponibili a sostegno del metodo di coordinamento aperto". Il Professore ha suggerito che la mobilità dei ricercatori tra i paesi europei, la mobilità del personale della Commissione ed i gruppi di lavoro composti da vari membri delle direzioni generali da un lato, e la valutazione, la previsione tecnologica e l'analisi dei sistemi dall'altro, potrebbero rappresentare degli strumenti di coordinamento alternativi al benchmarking. L'utilizzo di fatti e cifre nel benchmarking è stato un altro degli argomenti affrontati. Keith Smith, rappresentate del Regno Unito alla conferenza, ha sottolineato che alcune statistiche destinate ad altri impieghi possono pertanto essere utilizzate in modo diverso rispetto a quanto previsto al momento della loro compilazione per il benchmarking.

Paesi

Danimarca

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