Un progetto comunitario crea una "nuova vettura ibrida"
Un progetto europeo intitolato "INMOVE" ha sviluppato un sistema di propulsione elettrica per veicoli ibridi, che incentiverà l'uso di veicoli elettrici. "INMOVE", ovvero "sistema integrato modulare di propulsione elettrica per veicoli ibridi paralleli", era stato sovvenzionato dal programma BRITE/EURAM 3 nell'ambito del quarto programma quadro della Commissione europea. Alla domanda se considerasse il progetto un successo, Ralf Bady della Forschungsgesellschaft für Kraftfahrwesen mbH di Aachen, uno dei partner del progetto, ha dichiarato al Notiziario CORDIS: "Sì [...] abbiamo dimostrato che è possibile ottenere una riduzione del 25 per cento del consumo di carburante [...] e lo abbiamo confermato con misure reali, non solo nel corso di simulazioni". A causa del sempre maggiore inquinamento correlato con i veicoli, molti governi stanno attualmente cercando di promuovere l'uso di veicoli elettrici. Questi però al momento presentano svantaggi rappresentati da bassa potenza, misure di sicurezza inadeguate, autonomia insufficiente per l'uso quotidiano, peso eccessivo dovuto alle batterie a bordo, lunghi tempi di ricarica e costi elevati. I veicoli elettrici ibridi costituiscono l'opzione preferita, in quanto la potenza sviluppata dal motore a combustione interna (MCI) è trasmessa direttamente alle ruote senza subire perdite elettriche aggiuntive. Tale sistema ibrido è più efficiente di qualsiasi motore a combustione, perché l'MCI può essere più piccolo, e permette altresì al conducente di affrontare condizioni di guida sfavorevoli. Il progetto "INMOVE" è stato innovativo in quanto è riuscito a sviluppare un motore ibrido, riducendo del 25 per cento il consumo di carburante, semplificando al massimo la progettazione degli organi di trasmissione con l'uso di una sola frizione invece di due, quindi con maggiore efficienza in termini di costi, ha dichiarato Bady al Notiziario CORDIS. "Si tratta di una nuova vettura ibrida!" ha aggiunto Jacques Laeuffer, della PSA Peugeot Citroën, un altro partner del progetto. Due vetture sono già state dotate della nuova tecnologia ed il progetto ha raggiunto la fase di sviluppo della commercializzazione. "Certo, per portare un progetto tale sul mercato è necessario svolgere altro lavoro, ma questo non è stato un progetto di sviluppo, bensì un progetto di ricerca, quindi ritengo che siano necessari due o tre anni di miglioramenti per portare il progetto sul mercato", ha dichiarato Bady. Sia Bady che Laeuffer hanno ammesso che il progetto è stato reso possibile dalla sovvenzione concessa dalla Commissione europea. Laeuffer ha osservato che le imprese hanno investito nel progetto più dell'UE, ma ha aggiunto che "il nostro interesse principale in un progetto simile è la cooperazione con i partner europei e la creazione di contatti con questi ultimi".