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Protecting against obesity-induced chronic kidney disease using pro-resolving lipids

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I lipidi per il trattamento dell’obesità

L’obesità è considerata un’epidemia dei tempi moderni. La scoperta di nuovi farmaci per combattere le patologie indotte dall’obesità avrebbe un notevole impatto socioeconomico.

In Europa, la prevalenza dell’obesità è in continuo aumento e provoca numerose co-morbilità, in cui l’infiammazione sembra essere il principale fattore scatenante. In condizioni fisiologiche, l’infiammazione costituisce la risposta del corpo a una ferita o a un’infezione, che si risolve dopo che il segnale infiammatorio viene risolto. Fondamentale per questo processo è una famiglia di lipidi, chiamata SPM o mediatori specializzati pro-risoluzione, che modifica il comportamento dei globuli bianchi del sangue da uno stato pro-infiammatorio a uno anti-infiammatorio. Nell’obesità, i livelli elevati degli zuccheri o l’eccesso di grasso continuano ad attivare l’infiammazione, determinando una condizione cronica. Il progetto SOLVING CKD (Protecting against obesity-induced chronic kidney disease using pro-resolving lipids), finanziato dall’UE, ha studiato le possibilità di utilizzo di uno specifico SPM chiamato lipoxina per il trattamento delle patologie indotte dall’obesità. In questo contesto, il team ha utilizzato un modello sperimentale nel quale i topi, dopo essere stati sottoposti per tre mesi a una dieta ad alto contenuto di grassi, mostravano disfunzione epatica e renale. La somministrazione di lipoxina negli ultimi due mesi di dieta ad alto contenuto di grassi ha ridotto in modo significativo l’infiammazione nei tessuti grassi, migliorando la funzione dei reni e del fegato. Gli animali hanno smesso di sviluppare il fegato grasso e la malattia renale, una situazione dimostrata anche dai ridotti livelli di trigliceridi e di ALT nel siero. Le lipoxine hanno favorito la risoluzione dell’infiammazione, principalmente portando la funzione dei macrofagi a uno stato anti-infiammatorio e ripristinando il processo di autofagia, in concomitanza con livelli ridotti dei mediatori pro-infiammatori come il TNF-alfa. Un’osservazione importante dello studio SOLVING CKD riguarda il fatto che le lipoxine non agiscono come farmaci legati alla dieta ma alterano la biologia dei tessuti colpiti dall’infiammazione mediata dall’obesità. I dati preliminari suggeriscono che le lipoxine potrebbero anche ridurre l’infiammazione nei tessuti grassi umani, una caratteristica che le renderebbe candidati farmacologici molto interessanti per le malattie associate all’obesità.

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