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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Protection of European seas and borders through the intelligent use of surveillance

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Migliorare la sorveglianza delle frontiere marittime

Un team dell’UE ha sviluppato il potenziamento dei sistemi di sorveglianza delle frontiere marittime. I lavori mirano a unificare le risorse nazionali europee, nel tentativo di migliorare il rilevamento automatico di modelli di imbarcazione sospetti o anomali e di offrire un rilevamento delle minacce esteso.

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L’Europa ha bisogno di proteggersi dalla circolazione illegale di beni e persone e ciò implica la necessità di una sorveglianza costante delle frontiere marittime. Questi sistemi, già esistenti, necessitano di una capacità aggiuntiva che include tecniche di rilevamento e di analisi automatiche. Con il supporto di finanziamenti dell’UE, il progetto PERSEUS (Protection of European seas and borders through the intelligent use of surveillance) ha sviluppato e dimostrato un sistemi di sorveglianza adeguato. Il progetto ha combinato sistemi e piattaforme nazionali esistenti, che superano le aspettative 2013 del Sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur). Il sistema è in grado di compiere un migliore rilevamento e identificazione di piccole imbarcazioni e aeromobili sospetti e un migliore rilevamento automatico di schemi navali anomali. Inoltre, le migliori capacità di valutazione e monitoraggio delle minacce sono in grado di fornire un quadro generale della situazione. I membri del consorzio (29 in totale) hanno delineato una serie completa di raccomandazioni e nuovi standard operativi, sostenendo una rete creata dai Centri di contatto nazionali, Frontex e l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA). Il supporto è fornito tramite lo scambio transnazionale di informazioni utili e disponibili, procedure e meccanismi associati, e favorendo la creazione di una piattaforma di condivisione delle informazioni comune. I ricercatori hanno dimostrato e convalidato le loro raccomandazioni attraverso una serie di esercizi, attuando missioni di controllo del traffico di stupefacenti e immigrazione clandestina, e fornendo un monitoraggio continuo. Gli sforzi del progetto garantiscono agli utenti l’accesso privilegiato ai sistemi e alle risorse di sorveglianza, ottimizzando la copertura dell’area d’interesse. Gli utenti possono quindi valutare se le raccomandazioni rispondono alle loro esigenze. È stato incluso un meccanismo di evoluzione per ampliare la base dell’utente e integrare le tecnologie emergenti durante il suo ciclo vitale. Per riuscire a raggiungere gli obiettivi del progetto, i ricercatori hanno sviluppato nuovi centri di comando e di controllo, adattandosi a sistemi e piattaforme migliorate già esistenti. Hanno analizzato oltre 40 tecnologie diverse associate alla sorveglianza marittima. I membri del team hanno redatto importanti raccomandazioni relative al quadro legale e politico della sorveglianza proposta e le relative tecnologie, creando collegamenti con altri organi del Settimo programma quadro (7° PQ), in particolare quelli associati al controllo di frontiera. Si prevede che il sistema PERSEUS integrerà e migliorerà i sistemi di controllo e di sorveglianza delle frontiere marittime europee, contribuendo all’attuazione della fase tre di Eurosur.

Parole chiave

Marittimo, controllo delle frontiere, rilevamento automatico, movimenti illegali, PERSEUS

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