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Constructing Sexuality and Gender in Czechoslovak Sexological Discourses during Communism (1948-1989)

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Indagine sulla sessuologia sotto il regime comunista

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Anche se la disciplina della sessuologia non era stata vietata durante il comunismo, era comunque marginalizzata. Circa gli esami socio-storici della sessuologia, l’attenzione si è incentrata principalmente sul suo impatto nel XIX secolo e agli inizi del XX. Riguardo al XXI secolo, esiste una lacuna in merito alle modalità con cui la sessuologia abbia influenzato le società comuniste. Il progetto SEXOCOM, finanziato dall’UE, ha compiuto ricerche sulla sessuologia in Cecoslovacchia durante il regime comunista. Adottando un approccio interdisciplinare, il progetto ha condotto una ricerca metodologica, accanto un’analisi critica del discorso di dati testuali. I confronti con il mondo occidentale e le sue influenze hanno costituito una parte rilevante dello studio, altrettanto delle pratiche sessuali e delle identità di genere. I risultati sono stati illustrati in occasione di 11 congressi accademici; la divulgazione ha anche previsto singole lezioni di relatori. Il lavoro svolto consente di trasferire le conoscenze attraverso nozioni più approfondite sui regimi, in merito al genere e alla sessualità nell’Europa orientale. Contribuisce a colmare il divario su un tema poco studiato, alimentando al tempo stesso il dialogo europeo tra studiosi.

Parole chiave

Sessuologia, genere, sessualità, Europa orientale, comunismo

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