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Contenuto archiviato il 2022-12-21

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Gli scienziati intendono realizzare il "Catalogo delle risorse biologiche"

Gli scienziati europei si sono incontrati di recente a Reading (Regno Unito) con i loro omologhi statunitensi e giapponesi per programmare l'elaborazione, entro dieci anni, di un catalogo unificato contenente tutte le specie note (1,75 milioni) di organismi che popolano la Ter...

Gli scienziati europei si sono incontrati di recente a Reading (Regno Unito) con i loro omologhi statunitensi e giapponesi per programmare l'elaborazione, entro dieci anni, di un catalogo unificato contenente tutte le specie note (1,75 milioni) di organismi che popolano la Terra. Il seminario è stato sovvenzionato congiuntamente dal Consiglio delle ricerche di biotecnologie e scienze biologiche (BBSRC) del Regno Unito e dall'Ufficio risorse biologiche dell'Istituto geologico degli Stati Uniti (USGS). Il "Catalogo delle risorse biologiche", che elencherà piante, animali, funghi e microrganismi, sarà d'importanza fondamentale per svolgere compiti come l'elaborazione di strategie di conservazione a livello globale o l'individuazione di specie invasive provenienti da altri continenti. Le due principali organizzazioni impegnate in questo progetto sono Species 2000, una rete internazionale con sede nel Regno Unito e in Giappone, e il Sistema integrato di informazioni tassonomiche (ITIS) del Nord America. Tali organizzazioni hanno già raccolto dati di riferimento essenziali relativi a 250.000 specie e prevedono di raggiungere le 500.000 unità entro il 2003. Il gruppo ha inoltre esteso un invito pubblico alle organizzazioni partner nell'ambito della comunità scientifica e agli enti di finanziamento affinché contribuiscano al completamento del Catalogo delle risorse biologiche. Il presidente di Species 2000, il professor Frank Bisby, ha paragonato questa sfida alla recente mappatura del genoma umano: "Analogamente al progetto genoma" - ha affermato - "il Catalogo delle risorse biologiche sta divenendo un motivo di orgoglio per i sostenitori della biodiversità"