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Pro-inflammatory and anti-inflammatory effects of glucocorticosteroids in the Central Nervous System

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I glucocorticosteroidi nel sistema nervoso centrale.

I glucocorticoidi (GC) sono utilizzati comunemente per la loro azione antinfiammatoria, ma, paradossalmente, possono provocare l’effetto opposto sul cervello, compromettendo la capacità dei neuroni di sopravvivere a una serie di lesioni neurologiche necrotiche.

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I GC, ormoni steroidei surrenalici che vengono rilasciati sotto stress, possono provocare numerosi effetti negativi nel sistema nervoso, tra cui il danneggiamento della cognizione e della plasticità dipendente dall’ippocampo, in contrasto con l’idea diffusa che attribuisce loro un’azione apparentemente protettiva contro gli insulti necrotici. Il progetto GCS-CNS-IS (Pro-inflammatory and anti-inflammatory effects of glucocorticosteroids in the central nervous system), finanziato dall’UE, ha analizzato questo problema, studiando le situazioni in cui i GC rilasciati sotto stress sono classicamente antinfiammatori e quando invece si verificano effetti pro-infiammatori inaspettati a carico del sistema nervoso. I partner hanno approfondito i modelli di espressione genetica in condizioni in cui i GC sono pro-infiammatori e la specificità cellulare dei profili di espressione genetica pro-infiammatoria indotti dai GC. Gli effetti sono stati studiati 24 dopo la fine dell’attacco immunitario, in un momento in cui i GC nel sangue erano tornati ai valori di base. I ricercatori hanno confrontato i modelli di espressione genetica di vari marcatori infiammatori nelle diverse regioni cerebrali. Mentre gli effetti pro-infiammatori dello stress erano presenti nell’ippocampo e nell’ipotalamo, nell’amigdala i risultati sono stati opposti. Confrontando altre regioni (striato, corteccia prefrontale e frontale, tronco encefalico, cervelletto, ghiandola pituitaria e fegato) è emerso un modello infiammatorio diverso a seconda delle differenti strutture cerebrali. Le parti del cervello tradizionalmente più sensibili ai GC (ippocampo, amigdala a corteccia frontale) sono risultate le più colpite. I risultati più interessanti riguardano l’interleuchina-1 beta (IL-1b). Lo stress ha avuto un effetto pro-infiammatorio e ha potenziato l’azione dei lipopolisaccaridi sull’IL-1b in ippocampo, ipotalamo, corteccia frontale e prefrontale e ghiandola pituitaria, mentre in amigdala, tronco encefalico, cervelletto e striato l’effetto era assente. L’espressione di mRNA del marcatore di attivazione neuronale C-fos è calata nell’amigdala ma non nell’ippocampo. I risultati ottenuti dal progetto GCS-CNS-IS hanno messo in discussione l’idea dell’azione antinfiammatoria dei GC e hanno mostrato che l’effetto che essi generano non è uniforme, ma che può essere pro-infiammatorio e dipende dalle regioni interessate. Considerata la loro grande diffusione, riuscire a comprendere in che modo le molecole di segnalazione come i GC possano determinare un’azione diametralmente opposta e contemporanea riveste notevole rilevanza clinica.

Parole chiave

Glucocorticosteroidi, sistema nervoso centrale, glucocorticoidi, antinfiammatorio, cervello

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