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Impacts of Ocean Acidification on Bacterioplankton Functioning: Effects on Proteorhodopsin-containing Marine Bacteria

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L’acidificazione dell’oceano e i batteri marini

I livelli in aumento dell’anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera e il suo assorbimento da parte degli oceani in giro per il mondo stanno facendo diminuire il pH di questi ultimi. Il conseguente aumento dell’acidità ha prodotto un impatto negativo sulla vita nell’oceano, come ad esempio barriere coralline e fitoplancton, ma poco si sapeva sull’effetto prodotto sui batteri marini.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

L’obbiettivo del progetto finanziato dall’UE ACIDIBACLIGHT (Impacts of ocean acidification on bacterioplankton functioning: Effects on proteorhodopsin-containing marine bacteria) era quello di determinare l’impatto dell’acidificazione degli oceani sulle comunità di batteri marini che vanno alla deriva nella colonna d’acqua (batterioplancton). I ricercatori erano particolarmente preoccupati per l’effetto sui batteri che sfruttano la luce come fonte energetica mediante l’uso di fotosistemi con proteorodopsina (PR). I partner del progetto hanno studiato le prestazioni di batteri contenenti PR mediante l’analisi della loro risposta in tre differenti serie di condizioni. La prima era un sistema altamente controllato per mezzo del quale la fisiologia dei batteri è stata studiata usando delle colture pure. La seconda era un sistema relativamente controllato che faceva uso di un mesocosmo. Questo ha consentito di usare una piccola parte dell’ambiente naturale in condizioni controllate per studiare la fisiologia e la diversità dei batteri. La terza serie di condizioni prevedeva degli studi sul campo, che hanno consentito di effettuare sul posto delle analisi di fisiologia e diversità per delle comunità indigene di batterioplancton. I campioni sono stati raccolti lungo una sezione trasversale con 29 stazioni durante un viaggio di ricerca dal Mediterraneo orientale alle Isole Canarie nell’Oceano Atlantico. I campioni sono stati prelevati lungo un importante gradiente di sostanze nutritive e materia organica e a differenti profondità dell’oceano, che erano diverse dal punto di vista fisico chimico. Questi campioni hanno rappresentato la prima quantificazione della PR in differenti condizioni ambientali, e hanno consentito di studiare l’effetto del pH su questi fotosistemi. Utilizzando tre livelli di controllo, il progetto è riuscito a fornire una prospettiva unica, migliorando in tal modo la capacità degli scienziati di prevedere in modo accurato le conseguenze di una futura alterazione del pH. I ricercatori hanno usato queste informazioni per affrontare i problemi associati con l’acidificazione degli oceani dal punto di vista degli organismi e dell’ecosistema, a livello nazionale e internazionale. I risultati ottenuti dal sistema altamente controllato hanno mostrato che l’acidificazione potrebbe avere un effetto negativo sui batteri contenenti PR. Questo potrebbe giocare un ruolo significativo nelle future previsioni riguardanti gli impatti della CO2 sull’ambiente poiché oltre il 50 % dei batteri marini contengono PR.

Parole chiave

Acidificazione oceano, batteri marini, batterioplancton, proteorodopsina, fotosistemi

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