Diritti e sorveglianza
Il continuo aumento delle capacità in termini di sorveglianza va di pari passo con l’emergere di profonde preoccupazioni relative a un uso improprio di queste tecnologie. Tale scenario implica la necessità di raggiungere un equilibrio, reso in parte possibile attraverso la definizione dei diritti. Il progetto PARIS(si apre in una nuova finestra) (Privacy preserving infrastructure for surveillance), finanziato dall’UE, si proponeva di fornire tale definizione. Il consorzio, formato da otto membri, intendeva sviluppare e dimostrare una nuova infrastruttura di sorveglianza in grado di tutelare i diritti dei cittadini alla privacy, alla giustizia e alla libertà. L’infrastruttura include la natura evolutiva di tali diritti. Partendo da un approccio metodologico, il gruppo di lavoro si è concentrato su due questioni: responsabilità e un processo per la progettazione di sistemi di sorveglianza in grado di gestire correttamente il concetto di privacy. Inoltre, sono stati trattai due casi d’uso. Il primo riguardava i dati archiviati da tecnologie di ricerca video e il secondo i dati da sensori incorporati nella tecnologia biometrica. In una prima fase i partecipanti, provenienti da contesti diversi, hanno condiviso i rispettivi approcci alla questione della privacy allo scopo di creare una visione combinata. Durante il periodo di rilevamento sono stati condotti ulteriori lavori incentrati sui cinque principali obiettivi perseguiti, con un’attenzione particolare allo sviluppo del quadro giuridico socio-etico e tecnologico (socio-ethical legal and technological, SALT). Il ha identificato i requisiti per uno strumento di gestione dell’infrastruttura SALT e condotto uno studio approfondito sul concetto di conformità del processo. Altre attività riguardavano la dimostrazione in laboratorio che ha rivelato come un sistema di sorveglianza può essere sviluppato usando un processo in conformità SALT per applicazioni basate sulla gestione del ciclo di vita dei dati video. I risultati del progetto sono stati divulgati tramite un workshop sulle questioni etiche, giuridiche e sociali delle tecnologie di sorveglianza (Ethical, Legal and Social Issues of Surveillance Technologies) nel 2015 e un secondo sulla direttiva sulla protezione dei dati nei settori di polizia e giuridico (Directive for Data Protection in the Police and Justice Sectors) nel 2016. PARIS ha anche organizzato l’Annual Privacy Forum a Lussemburgo nel 2015, riuscendo a promuovere i diritti e l’etica riguardanti la sorveglianza. Sul sito web del progetto sono disponibili numerosi risultati finali e documenti sull’argomento di cui possono beneficiare le parti interessate.