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Contenuto archiviato il 2022-12-21

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Sicurezza sul posto di lavoro: per migliorarla occorre fare ricerca

Nel 1996, oltre 5.500 persone in Europa hanno perso la vita a causa di un infortunio sul lavoro. Nello stesso anno, 4 lavoratori su 100 sono rimasti coinvolti in incidenti di questo tipo. Ecco alcune delle cifre fornite dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lav...

Nel 1996, oltre 5.500 persone in Europa hanno perso la vita a causa di un infortunio sul lavoro. Nello stesso anno, 4 lavoratori su 100 sono rimasti coinvolti in incidenti di questo tipo. Ecco alcune delle cifre fornite dall'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, che hanno fatto da sfondo ad un workshop volto ad analizzare la possibilità di migliorare, in Europa, le condizioni di salute e di sicurezza in ambito lavorativo. Il workshop ha messo in evidenza la mancanza di un'attività di ricerca specifica in materia di salute e sicurezza nell'ambito dei vari programmi quadro di ricerca e sviluppo dell'UE. I partecipanti hanno altresì sottolineato la necessità di una precoce individuazione dei rischi emergenti. Nel Regno Unito, la direzione "Salute e sicurezza" (HSE) sta conducendo un proprio studio sugli orientamenti tecnologici (illustrati sul suo sito Internet) e sul loro possibile impatto sulla salute e la sicurezza. Ad ogni modo, sia i rischi tradizionali che quelli emersi di recente necessitano di un'attenzione continua. Secondo le stime, il settore dell'edilizia è a tutt'oggi il luogo di lavoro più pericoloso ed è nelle piccole e medie imprese (PMI) che si registra il numero più elevato di infortuni. Ciò è dovuto semplicemente al fatto che la maggior parte della popolazione attiva è impiegata nelle PMI, a cui si aggiunge inoltre l'incapacità del settore di finanziare azioni a favore della salute e della sicurezza secondo un approccio "top down". Anche l'invecchiamento della forza lavoro pone alcuni problemi. Sebbene attualmente solo il 36 per cento delle persone di età compresa fra i 55 e i 64 anni svolga un lavoro retribuito, contro il 68 per cento dei soggetti fra i 15 e i 64 anni, tale percentuale è destinata ad aumentare. Ciò avrà delle importanti conseguenze per le "normali" attività di lavoro che richiedono forza fisica. Il workshop ha discusso le modalità di miglioramento dei dati relativi alla salute e alla sicurezza. Sebbene sia stato riconosciuto l'importante ruolo dell'attività normativa e di applicazione delle leggi, la strategia più efficace è apparsa quella adottata dalla Svezia. Dal 1974, i lavoratori svedesi vengono incoraggiati a partecipare alle attività di prevenzione degli infortuni assumendo il ruolo di rappresentanti regionali per la sicurezza. In questo modo i lavoratori conducono ispezioni nelle PMI per verificarne le condizioni di lavoro e promuovono azioni di prevenzione dei rischi a livello locale. Da alcuni studi è emerso che questo sistema fornisce un sostegno più efficace alle PMI, producendo risultati migliori rispetto a quelli ottenuti dagli ispettori di fabbrica. Durante il workshop sono stati più volte citati pareri e studi di casi a sostegno dell'argomentazione secondo cui senza una base documentale e un forum per lo scambio di informazioni sulle migliori prassi, difficilmente la situazione potrà migliorare. Per questo motivo è stata creata l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.