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BIODIVERSITY AND ECOSYSTEM FUNCTIONING: individual-based modelling to understand and predict the consequences of biological invasions

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L’impatto delle invasioni biologiche sulla biodiversità

Anche se gli ecosistemi di acqua dolce forniscono innumerevoli servizi all’umanità e sostengono una ricca biodiversità, essi sono a rischio in tutto il mondo. Una delle principali cause di cambiamento negli ecosistemi di acqua dolce sono le invasioni biologiche da parte di specie non native, come pesci, che hanno come risultato importanti conseguenze ecologiche ed evolutive.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Lo scopo generale del progetto INVABIOECOF (Biodiversity and ecosystem functioning: Individual-based modelling to understand and predict the consequences of biological invasions) era quello di determinare il modo in cui le alterazioni non casuali alla biodiversità causate da invasioni biologiche possono interessare gli ecosistemi di acqua dolce. È stato applicato un approccio innovativo nel quale le analisi di isotopi stabili sono state usate per tracciare i cambiamenti della struttura trofica delle comunità riceventi. È stato usato anche un approccio del tratto funzionale per studiare il ruolo di diverse specie nell’ecosistema. Inoltre è stata usata anche l’ecologia basata sull’individuo per determinare il modo in cui gli individui interagiscono gli uni con gli altri e con il loro ambiente. Gli studi hanno rivelato che l’introduzione di specie non native modifica il modo in cui gli organismi utilizzano le risorse alimentari e quindi il trasferimento di energia all’interno dell’ecosistema. I ricercatori hanno scoperto anche che le analisi dell’isotopo stabile usate per caratterizzare le strutture della rete alimentare erano sensibili a pressioni ambientali associate alle invasioni biologiche. Per esempio, si è osservato che l’introduzione dei pesci invasivi aumentava il livello di somiglianza trofica tra le comunità. I ricercatori inoltre hanno dimostrato l’importanza delle attività umane e delle pratiche di gestione della pesca nella struttura delle comunità biologiche e specialmente l’abbondanza di specie non native. Un’importante specie invasiva, il gambero d’acqua dolce, quando si trova in alta densità, modifica significativamente il funzionamento dell’ecosistema aumentando il ritmo di decomposizione della lettiera fogliare. Le differenze di comportamento tra le popolazioni invasive hanno dimostrato di modificare la comunità delle prede e il funzionamento dell’ecosistema. Questo dimostra l’importanza ecologica della variabilità all’interno di una specie quando si studiano gli impatti ecologici delle invasioni biologiche. INVABIOECOF ci ha permesso quindi di capire meglio gli impatti ecologici delle invasioni biologiche dimostrando l’importanza della variabilità intraspecifica sulla struttura trofica e sul funzionamento dell’ecosistema. Queste conoscenze permetteranno di prendere decisioni migliori per quanto riguarda la gestione delle acque dolci.

Parole chiave

Invasioni biologiche, biodiversità, ecosistema, specie non-native, struttura trofica, variabilità intraspecifica

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